I Cantieri della PA digitale

Infrastruttura digitale

Razionalizzazione dei data center, reti di trasporto e connettività, cloud e interoperabilità per un’Italia digitale

In primo piano

Cittadino al centro, gli standard tecnici: per un nuovo modello di ecosistema PA
di Maurizio Dècina, Politecnico di Milano e Francesco Pirro, AgID

E’ indispensabile rivedere il modello di erogazione dei servizi al cittadino sovvertendo le priorità nella definizione dei processi: prima l’esigenza del cittadino poi quella della PA. Per realizzare ciò ci vengono in aiuto modelli architetturali innovativi e strumenti che disaccoppiano le componenti applicative dai dati e il dialogo tra le componenti applicative.


I modelli cloud per la PA: i benefici e gli ostacoli
di Clara Carnevaletti, Politecnico Milano

Quando si parla di ecosistema digitale ci si riferisce ad un insieme di unità funzionali tra cui si stabiliscono flussi informativi e processi, circoscritti ad un ambito specifico, che può riguardare la pubblica amministrazione, le imprese, i cittadini o altro. Un ecosistema digitale è un sistema aperto ed interconnesso ad altri ecosistemi.


Nicita: “Le politiche digitali che ci servono per lo sviluppo del 5G”

di Antonio Nicita, Agcom

Le politiche dello spettro degli ultimi anni hanno registrato, a livello internazionale prima e a livello europeo dopo, un profondo cambiamento. Innanzitutto nella relazione tra ‘assignment’ (criteri e modalità di assegnazione delle frequenze) e ‘allocation’ (definizione degli usi permessi rispetto alle frequenze assegnate).


Datacenter unico e cloud per la crescita del territorio: la Toscana guarda avanti
di Laura Castellani, Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo Regione Toscana

I vantaggi strategici che è possibile perseguire attraverso il cloud computing comprendono la riduzione dei costi dell’ICT (hardware, software di base e applicativo, energia elettrica, personale) e la promozione di una ICT condivisa, capace di erogare servizi online a tutti.

Puntini

Rete pubblica NGN: quali benefici per la PA
di Maurizio Dècina, Politecnico di Milano e Francesco Pirro, AgID

Il Governo ha previsto, con i fondi pubblici 2014-2020 nell’ambito del piano banda ultra larga, un intervento diretto per i cluster C e D che comprendono il 30% della popolazione italiana nelle aree bianche a fallimento di mercato. I benefici per la PA in queste aree riguardano principalmente la connettività.


Banda ultra larga? Sono altre le rivoluzioni dall’alto di cui la PA ha bisogno
di Francesco Vatalaro, Università di Roma Tor Vergata

L’intervento pubblico in infrastrutture- come quello deciso dal Governo nelle aree bianche per fare la banda ultra larga- è ammesso (e desiderabile) nelle zone a fallimento di mercato. Non è viceversa possibile in altre aree.

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