I Cantieri della PA digitale

Data management

Big Data, Data analitycs, Open Data il valore pubblico dell’informazione

In primo piano

di Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia del Demanio

E’ stata pubblicata dai primi giorni del 2016 una seconda tranche di opendata che riguardano la geolocalizzazione degli immobili dello Stato. Anche questo secondo set di informazioni viene estrapolato da una più ampia base dati, aggiornata in tempo reale, che viene presentata in maniera trasparente all’utente senza correzioni o manipolazioni


Nella direzione della valorizzazione del patrimonio informativo è stata resa disponibile agli utenti una sezione del sito web del Ministero, i cui contenuti sono rinvenibili anche nel portale dati.gov.it. Tale sezione è stata recentemente migliorata con una serie di nuovi dataset riutilizzabili liberamente

Open data, la strategia Paese per un mercato da 8 miliardi di euro
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Le potenzialità del mercato europeo legato agli open data sono significative: quasi 300 miliardi di euro nel 2020 tra mercato diretto e indiretto, con una crescita del 37% dal 2016. Anche le proiezioni italiane sono interessanti: oltre 8 miliardi nel 2020 del solo mercato diretto


Competenze spaziali, perché puntare sul management dei dati geografici
di Sergio Farruggia, Stati Generali dell’Innovazione

I dati geografici digitali hanno acquisito un nuovo valore, oltre a quello legato alla descrizione del territorio, delle sue caratteristiche ambientali e antropiche. Infatti, detengono anche un forte ruolo di connettore e aggregatore di altre fonti di dati, funzione ormai indispensabile per creare e condividere nuove informazioni e conoscenze nella Rete


OpenData civici: Reggio Calabria dà l’esempio
di Milly Tucci, Iassp – Istituto alti studi strategici e politici

Un progetto no profit di monitoraggio civico della spesa pubblica, progettato da un manipolo di volontari, in treanni cresciuto tantissimo grazie all’impegno delle amministrazioni più aperte, associazioni e scuole

Post-it

di Sergio Farruggia, Stati Generali dell’Innovazione

Una nuova figura professionale maturata immaginando il progresso delle comunità intelligenti, soprattutto facendo riferimento a ciò che queste rappresenteranno: spazi ibridi in cui non solo persone, ma anche dispositivi e oggetti oscillano tra luoghi fisici e luoghi della Rete; in cui le dimensioni spaziali e temporale assumono nuovi valori


Qualità del dato open, ecco come aumentarla: l’utente al centro
di Antonio Vetrò, Direttore della Ricerca del Centro Nexa su Internet & Società e Marco Torchiano, Politecnico di Torino e Faculty Fellow del Centro Nexa

Lo sviluppo di una pipeline informatica per il controllo della qualità degli Open Data sulle caratteristiche di interesse più trasversale, può venire in aiuto a quelle Istituzioni –come i piccoli Comuni- che non hanno le risorse sufficienti per implementare un processo di controllo della qualità dei dati prima della loro apertura.

Consigliati dagli altri Cantieri

di Massimo Casciello, Ministero della Salute

Il flusso con dati di sintesi (numero dei ricovero annui, numero posti letto per popolazione, e così via) e in alcuni casi individuali consente di conoscere come si modifica l’ecosistema SSN con l’introduzione di disposizioni o nuove variabili. Però ora esiste una mole d’informazioni a cui è possibile accedere per conoscere i fenomeni e predire, attraverso modelli, cosa succederà


Modello aperto per i servizi PA: da Agid un’opportunità per cittadini e imprese
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Il modello di Agid sceglie di percorrere la strada dell’apertura, con la diffusione degli open data e l’apertura dei servizi tramite API, consentendo così alle imprese di sviluppare un’offerta sempre più personalizzata e basata sulle esigenze dei cittadini

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