Testata FPA

n° 7 del 14 marzo 2016

In primo piano

Giustizia amministrativa tutta telematica: perché quella di luglio sarà una rivoluzione
di Ines Pisano, magistrato responsabile vicario del Servizio Centrale Informatica e tecnologia della Giustizia Amministrativa

Il PAT si pone innanzitutto come strumento per accorciare le distanze tra il Giudice amministrativo e i suoi utenti e ne è un chiaro esempio il dovere di depositare con modalità telematica, non solo qualsiasi istanza di provvedimento cautelare, ma anche le istanze cautelari ante causam, oltre a qualsiasi richiesta rivolta alle Segreterie degli uffici giudiziari


Processo amministrativo, senza regolamento pochi i punti fermi
di Stefano Corsini, Commissione Informatica Unione Triveneta Ordini Forensi e Sara Cancian, studio legale NordEstAvvocati

Se quindi poche sono ancora le anticipazioni ricavabili dai materiali resi disponibili, alcune certezze derivano da ulteriori disposizioni normative che già hanno esteso l’applicabilità di alcune previsioni anche al processo amministrativo telematico. Ecco quali


Il processo amministrativo telematico parte azzoppato: ecco i punti critici
di Emanuele M. Forner, avvocato

Il PAT pur mutuando più di qualcosa dal processo civile telematico non ne ricalca fedelmente la struttura e le metodiche, ma se ne discosta significativamente in più d’un aspetto; in altre parole, l’infrastruttura informatica del PAT sarà decisamente differente e altra da quella che sostiene il PCT. E già ciò si pone in contrasto con quanto dispone il CAD


Fascicoli e atti giudiziari, la gestione è più facile con Spid
di Michele Gorga, avvocato

Si eviterebbero tutte le incrostazioni attuali del deposito telematico e dell’estrazione delle copie informatiche degli atti depositati, della normativa tecnica ad hoc in deroga al CAD per il PCT, e attraverso la certificazione delle ID si potrebbe avere contezza dei depositi dei documenti e delle interrelazioni del contraddittorio al di fuori dell’udienza


I tre peccati originali del processo civile telematico. E le cure possibili
di Marco Cuniberti, avvocato e componente del gruppo di lavoro Osservatorio ICT & Professionisti, Politecnico di Milano

Vi è molta confusione, con norme di controversa interpretazione e gli strumenti tecnologici debbono servire principalmente a semplificare le procedure, la realtà sta dimostrando che la digitalizzazione ha preso una piega sbagliata. Vediamo perché

Speciale FPA
Le grandi firme commentano il CAD

Leggi il nostro dossier, dove 16 tra i maggiori esperti della materia analizzano i pro e i contro del nuovo codice della PA digitale. Tra gli altri: Elio Gullo (Funzione pubblica), Carlo Mochi Sismondi (FPA), Gianni Dominici (FPA), Mario Calderini (Polimi), Enrico Consolandi (Magistrato) e noti giuristi del digitale

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