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AL CENTRO DELL’INNOVAZIONE                                             N° 435 del 17 marzo 2016
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Questa settimana la newsletter di FPA esce con un numero speciale sullo SPID, curato da Cantieri della PA digitale

Editoriale

Spid: che cosa manca per garantirne il successo
di Nello Iacono, Stati generali dell’Innovazione e Alessandro Longo, direttore responsabile

Occorre rapidamente uscire dalle discussioni dei soli “addetti ai lavori” ed essere consapevoli del salto culturale e organizzativo necessario. Rapidamente. Perché tecnicamente siamo partiti bene, ma non basta. Come emerge dai tanti contributi del nostro speciale dedicato al Sistema Pubblico di Identità Digitale, sono ancora tanti infatti i tasselli che dovranno andare a posto, per assicurare un successo a questo progetto. Spid è una infrastruttura fondamentale per diffondere il digitale tra cittadini e imprese. Ma è anche un “mai tentato prima” in Italia e dai caratteri rivoluzionari

Sul sito di FPA è possibile scoprire in anteprima la sezione congressuale dedicata alla PA digitale di FORUM PA 2016 (Roma, Palazzo dei Congressi, 24-26 maggio). Undici convegni e sedici focus che saranno un’occasione unica di approfondimento e confronto tra governo centrale, amministrazioni, operatori economici e mondo accademico su tutti i settori coinvolti nell’approccio e nella logica del “digital fist”

Tortorelli (Agid): “Ecco la roadmap per l’identità digitale”
di Francesco Tortorelli, dirigente responsabile Area Architetture, standard e infrastrutture, Agenzia per l’Italia digitale

Nel corso degli ultimi 22 mesi AgID ha portato avanti SPID secondo un modello partecipativo al quale da subito si sono associate amministrazioni centrali, regioni ed una rappresentanza di comuni: approccio multidisciplinare e multidimensionale

Castellani (Regioni): “Faremo squadra per il successo di Spid: sul territorio e con i privati”
di Laura Castellani, coordinatrice tecnica “Cittadinanza Digitale” per la commissione speciale Agenda Digitale delle Regioni e Luca Bonuccelli, Regione Toscana

SPID è prima di tutto sistema, non solo sul fronte tecnologico, ma anche soprattutto sul fronte organizzativo e di cooperazione, ognuno con il proprio ruolo. Il ruolo che Regione Toscana (come anche altre regioni) si propone di ricoprire è quello di “hub tecnologico sul territorio”

Emilia Romagna, “convergenza rapida con FedERa, precursore di Spid”
di Dimitri Tartari, coordinatore Agenda Digitale, Regione Emilia Romagna e coordinatore tecnico commissione speciale Agenda Digitale delle Regioni

L’integrazione dell’infrastruttura FedERa come fornitore di servizi permette, attraverso un unico interfacciamento, l’adesione di tutti gli Enti del territorio emiliano-romagnolo a Spid e quindi l’accesso ai relativi servizi online. Sgrava i singoli Enti dalla necessità di integrazione diretta dei singoli servizi con e dai relativi costi

Piemonte, “dalla Sanità i primi servizi con l’identità digitale”
di Gabriella Serratrice, Regione Piemonte Direzione Competitività del Sistema Regionale, dirigente del Settore Sistemi Informativi

I servizi online della Regione Piemonte richiedono l’accesso mediante un sistema di credenziali con livelli di sicurezza diversificati, con l’entrata in vigore di SPID sarà gradualmente garantito l’accesso ai medesimi servizi tramite le nuove identità digitali

Firenze, “l’identità digitale alla base di un nuovo rapporto con i cittadini”
di Lorenzo Perra, assessore, Comune di Firenze

Il lavoro sull’ identità digitale a Firenze parte da lontano: nei primi anni 2000 Firenze è capofila del progetto People, un progetto storico cui hanno partecipato oltre 50 grandi Comuni d’Italia per costruire una piattaforma di portali che consentisse di accedere ai servizi comunali

Venezia, “con Spid partiamo dai servizi scolastici”
di Michela Lazzarini, dirigente Settore Sistemi Informativi e Cittadinanza Digitale, Comune di Venezia

La roadmap veneziana dei servizi digitali che dialogheranno con SPID intende partire da quelli online esistenti, primi tra tutti i servizi scolastici: iscrizioni agli asili nido e alle scuole dell’infanzia, iscrizione al servizio di trasporto scolastico

Anorc: “I quattro nodi irrisolti dello Spid”
di Andrea Lisi e Sarah Ungaro, Digital&Law Department, Ufficio di Presidenza Anorc

Per dare alla sicurezza del sistema SPID un robusto puntello sarebbe auspicabile che venissero finalmente emanate le tanto attese regole tecniche – previste dall’art. 51 del Codice dell’amministrazione digitale – sulle modalità per garantire l’esattezza, la disponibilità, l’accessibilità, l’integrità e la riservatezza dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture

Assoprovider: “SPID frutto avvelenato, la crittografia asimmetrica è la cura”
di Dino Bortolotto, presidente Assoprovider

SPID è tecnicamente similare a quanto stanno facendo Google e Facebook, ma con alcune barriere di ingresso che la norma italiana introduce e che non servono per limitare l’accumulo delle informazioni sui comportamenti degli utenti, ma solo per limitare il numero di gestori di Identità Digitale

Sarzana: “L’assurdo di Spid, un sistema privato per l’identificazione pubblica”
di Fulvio Sarzana, avvocato

In Italia si è scelto un sistema all’apparenza misto basato sulla presenza di identity provider privati di grandi dimensioni e sulla possibilità che le Pubbliche Amministrazioni, esentate dai requisiti bancari richiesti ai privati per esercitare le attività di identificazione, possano diventare a loro volta certificatori

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FORUM PA.IT | periodico informativo sull’innovazione nelle pubbliche amministrazioni e nei sistemi territoriali | Pubblicazione telematica iscritta presso Registro della stampa del Tribunale di Roma | Reg. n. 182 del 2 maggio 2008