Testata FPA
n° 10 del 18 aprile 2016

In primo piano

Avviato il tavolo del Cantiere per la Sanità Digitale, un confronto multistakeholder che vuole identificare le barriere che rendono difficile, lento e incerto il passaggio dai piani all’execution, in un contesto frammentato e multilivello. Con il risultato di uno sviluppo a macchia di leopardo anche delle iniziative prioritarie come il Fascicolo sanitario elettronico


Sanità digitale ma processi analogici: è un’occasione sprecata
di Massimo Mangia, responsabile e-health, Federsanità ANCI

Il Fascicolo Sanitario Elettronico e la ricetta dematerializzata sono i due più importanti progetti della sanità digitale italiana, e in ambedue i casi si sono digitalizzati gli aspetti fondamentali, senza però compiere la revisione dei processi relativi. Ma l’innovazione tecnologica, fine a se stessa, è uno spreco che non possiamo permetterci


Fascicolo Sanitario Elettronico, l’esperienza di Regione Marche
di Piero Ciccarelli, P.F. Sistemi Informativi e Telematici, Regione Marche

Nel 2012 la Regione Marche ha avviato un progetto di investimento volto alla realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, che ha prodotto dal 31 luglio 2015 un insieme di servizi e funzionalità base, oggi in sperimentazione. L’obiettivo è arrivare a porre il paziente sempre più al centro del percorso di cura


La Regione Lazio spinge l’acceleratore sull’avvio in maniera ampia dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e la scelta strategica è di gestire i PDTA nel Fascicolo Sanitario Elettronico. Ecco perché e come


Accesso aperto alle conoscenze scientifiche in Sanità: una questione “vitale”
di Gaetana Cognetti, Istituto Regina Elena per lo studio e la cura dei tumori ed Elisabetta Poltronieri, Istituto Superiore di Sanità

L’informazione sanitaria può essere determinante per la salute umana e le biblioteche scientifiche costituiscono ancora l’unico baluardo che garantisce l’accesso a risorse informative molto costose. Il processo di apertura è ineluttabile e il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe dotarsi di politiche di accesso alle pubblicazioni scientifiche. Ecco come

Puntini

Spendere meno, spendere meglio: come vincere la sfida della salute
di Enrico Zampedri, direttore del Policlinico Universitario A. Gemelli – Università Cattolica del Sacro Cuore

I processi di innovazione, insieme e parallelamente a quelli di riorganizzazione, sono l’unica soluzione possibile per impedire al sistema sanitario di implodere, e bisogna partire da un’attenzione analitica agli sprechi, da un fondato sistema di valutazione, da un piano strategico. Spendere meno e spendere meglio, questa la sfida che ancora è possibile vincere

Post-it

Gelli: “Necessario coniugare innovazione, salute e welfare”
di Federico Gelli, membro della XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati

Creare un modello di welfare, moderno e capace di dare risposte alle nuove domande e ai bisogni delle persone, con un impegno politico che sappia legare innovazione tecnologica e organizzativa. Un approccio che si fonda sul coinvolgimento di tutti gli attori, non solo il Governo centrale e le Regioni, ma anche il tessuto imprenditoriale ed economico


Rendere la Tessera Sanitaria una identità SPID, un passo necessario
di Alessandro Osnaghi, Università di Pavia

Perché le amministrazioni dovrebbero gestire con modalità tecniche e operative diverse sia la Tessera Sanitaria che le credenziali SPID? Ecco come operare per rendere a tutti gli effetti la TS una credenziale conforme a SPID. L’integrazione di TS in SPID presenta solo vantaggi

Consigliati dagli altri Cantieri

Il procurement innovativo deve farsi le ossa: l’ospedale Karolinska dà l’esempio
di Manuela Brusoni, presidente Azienda Regionale Centrale Acquisti, Regione Lombardia e Niccolò Cusumano

Il Public Procurement deve stimolare l’innovazione dalla prospettiva della domanda, proponendosi quindi in modo più evoluto, competente e robusto. Non solo come componente del PIL, ma anche come elemento trainante di sviluppo per un mercato in cui viene riconosciuto l’essenziale ruolo delle PMI


Open data, passare dalle buone pratiche alla strategia
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Il tema degli open data continua ad essere argomento di nicchia. E questo nonostante buone pratiche di dataset aperti di qualità si stiano diffondendo in modo sempre più visibile. Per questo è necessario che ci sia una chiara strategia sugli open data. O, meglio ancora, che l’openness diventi strategica

Speciale Cantieri

I protagonisti raccontano Spid: cosa è ora, come sarà

 

Leggi il nostro dossier, che raccoglie 9 testimonianze di chi sta lavorando per realizzare il salto culturale e organizzativo necessario per portare in porto un’infrastruttura “mai tentata prima in Italia”

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