testata FPA

n° 10 del 28 aprile 2016

In primo piano

Dalla cittadinanza digitale il cambiamento culturale della PA
di Sandro Golzio, direttore centrale Commercio, Lavoro, Innovazione e Sistema Informativo, Comune di Torino

La nascita di una cittadinanza digitale comporta necessariamente l’attivazione di nuovi servizi da parte della PA, e il mutamento culturale della pubblica amministrazione, affiancato dalla crescita dei nuovi diritti e doveri dei cittadini che la tecnologia rende ora più facile, almeno potenzialmente

Aumentare la percezione del cittadino che il sistema pubblico non sia la somma di tanti pezzi slegati, ma un ecosistema integrato e veramente “interoperabile” con cui relazionarsi positivamente è la chiave di volta per promuovere la “cittadinanza digitale”

In Trentino la sfida è sulla partecipazione attiva dei cittadini
di Gianfranco Stellucci, Area Consulenza PAT, Informatica Trentina S.p.A. e Patrizia Gentile, Servizio Segreteria della Giunta, Provincia autonoma di Trento

La partecipazione civica, quale processo partecipativo istituzionale, si modella in varie dimensioni: tipologia di partecipazione, valore partecipativo, aggregazione consenso e produzione di informazione. Ecco alcune esperienze della provincia di Trento

Disabilità, il Molise con il digitale per il diritto al voto
di Alberta De Lisio, Direttore Area III, Assessorato al Lavoro e Politiche Sociali, Istruzione e Formazione,Università e Ricerca,Cultura, Regione Molise

Il digitale e la realtà aumentata supportano i percorsi di educazione civica delle persone diversamente abili. Il progetto “quote bianche” nasce prendendo spunto da numerose campagne di sensibilizzazione per agevolare e promuovere il diritto al voto, consapevole, delle persone con disabilità intellettive


I rischi di un cittadino connesso senza cultura
di Piero Dominici, Università di Perugia

L’innovazione tecnologica è da sempre un fattore strategico di cambiamento dei sistemi sociali e delle organizzazioni, ma senza una cultura della comunicazione, una visione sistemica della complessità e, a livello di decisore politico, politiche sociali in grado di innescare e supportare il cambiamento culturale, diventa un’innovazione mancata

Puntini

La partecipazione cambia il rapporto tra PA e Cittadini
di Laura Vergani, Politecnico di Milano

La PA, nel comunicare i propri servizi, sta passando da una logica monodirezionale, in cui il cittadino viene visto come soggetto passivo, ad una PA capace di ragionare secondo logiche di marketing, trasformando i cittadini in clienti da conoscere e soddisfare e, grazie all’introduzione del paradigma dell’open government, da coinvolgere sempre più nell’agire pubblico

Aspettando #forumpa2016

Digital first: a #forumpa2016 il punto con Antonio Samaritani

 

Convegno di scenario dedicato al percorso per realizzare in Italia una vera cittadinanza digitale. A guidare il confronto Antonio Samaritani, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale


[co.05] Le infrastrutture immateriali per garantire la cittadinanza digitale

 

Il convegno dedicato a SPID, ANPR, Domicilio digitale per una nuova usabilità dei servizi


[fc.05] Nuovi servizi basati su SPID

Dai servizi digitali di Inps, Agenzia entrate, Inail e Comuni e Regioni alla cassetta virtuale postale: focus sui servizi offerti a cittadini e imprese dalla PA

FORUM PA 2016, il programma è on line: naviga e iscriviti agli appuntamenti

Post – it

Alla ricerca del cittadino digitale
di Carlo Mochi Sismondi, presidente FPA

Non esiste tout court un cittadino digitale, quanto piuttosto cittadini che usano di volta in volta canali diversi per interloquire con la PA. Grande attenzione va quindi impiegata nel definire i punti di contatto, senza demonizzare l’analogico e sapendo che la partecipazione attiva dei cittadini è indispensabile

La PA è come la Ford modello T
di Giovanni Vetritto, Presidenza del Consiglio dei Ministri

La cittadinanza digitale deve essere la capacità degli attori pubblici di favorire l’offerta ai cittadini di una somma di servizi di interesse collettivo adeguata, per qualità e quantità, alle potenzialità della società e dell’economia nell’età del digitale. Per far questo si deve rapidamente superare il modello fordista che ancora impera nella PA

Consigliati dagli altri Cantieri

di Rufus Pollock, Presidente e fondatore Open Knowledge Foundation

La visione è quella di un mondo in cui tutta l’informazione pubblica è aperta – e, allo stesso tempo, l’innovazione e la creatività sono grandemente riconosciute e sostenute. Questo mondo è auspicabile, necessario, e anche possibile. Ecco come


eIDAS, ecco i nuovi servizi fiduciari a cui dobbiamo adeguarci

di Daniele Tumietto, componente del Forum Italiano Fatturazione elettronica e eprocurement

eIDAS cambia il contesto normativo europeo con l’introduzione di un insieme di servizi di terze parti o fiduciari e di servizi di identificazione e autenticazione, al fine di creare i presupposti fondamentali per un Mercato Digitale Europeo basato su fiducia e certezza delle transazioni commerciali on-line e dei soggetti coinvolti

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