testata FPA

n° 12 del 27 maggio 2016

In primo piano

Baldoni: “Una PA cyber-sicura fa decollare l’Italia digitale
di Roberto Baldoni, università La Sapienza di Roma

Una trasformazione digitale che metta in sicurezza i dati di un paese richiede in primis di ridurre al minimo data center e le sale server, attraverso un processo di consolidamento dei data center della pubblica amministrazione. Difendere cento data center ben costruiti e interconnessi non è come difendere decine di migliaia sale server dislocati nei sottoscala


Quanto (poco) sono sicure le reti energetiche: uno studio del Governo sui sistemi Scada

di Rita Forsi e Sandro Mari, Ministero dello Sviluppo Economico

Usando un semplice test TCP sono stati rilevati 13500 SCADA, molti dei quali permettono accesso sia in lettura che in scrittura. Anche se la semantica dei dati non è disponibile, qualsiasi cambiamento nei dati dei sistemi SCADA rappresenta un possibile problema di sicurezza


Trend Micro: “Ecco le nuove sfide della PA per la sicurezza digitale”
di Gastone Nencini, country manager Trend Micro

Il patrimonio informativo raccolto dalla Pubblica Amministrazione deve essere tutelato per mantenere l’affidabilità delle informazioni pubbliche, impedire la diffusione non autorizzata, assicurare la continuità operativa, garantire la riservatezza e mantenere accessibili nel tempo le informazioni preoccupandosi di adeguarsi all’evoluzione degli standard dei dispositivi hardware e dei sistemi operativi

Contro il Social engineering, ecco le proposte del progetto europeo Dogana
di Matteo Mauri, Giorgio Giacinto, Alessio Mulas, Davide Ariu e Fabio Roli, Università di Cagliari

Il progetto è condotto da un consorzio di 18 partner, provenienti da 11 paesi diversi , tra università, istituti di ricerca pubblici e privati, tester finali del sistema e fornitori di tecnologie. Una volta ultimata, la piattaforma verrà testata e sperimentata da partner che operano nelle aree ritenute critiche rispetto al problema analizzato nel progetto: energia, finanza, sanità, trasporti, servizi, pubbliche amministrazioni e pubbliche autorità


Cryptolocker, la lezione da imparare per la sicurezza nelle piccole aziende e PA
di Claudio Telmon, Clusit

Cryptolocker non utilizza nuove tecniche o attacchi sofisticati, anzi: in pratica, la cosa principale che fa è chiedere all’utente di essere eseguito. Non è stato neanche uno dei malware più diffusi: si stima che siano stati infettati circa 500.000 sistemi, da cui gli autori avrebbero ottenuto circa 30 milioni di dollari

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