testata FPA
n° 15 del 30 giugno 2016

In primo piano

Progetto Brodise, EU: “E’ aperto il dialogo con il mercato, inneschiamo incentivi reali”
di Sara Bedin, partner del progetto BRODISE ed esperto europeo in materia di appalti pubblici di innovazione

L’acquirente pubblico può consultare anticipatamente il mercato, attivando un “dialogo tecnico” al fine di acquisire elementi tecnici per capire lo stato dell’arte della tecnologia, per ottenere conferma circa l’inesistenza di soluzioni commercialmente stabili. Come stanno facendo Cittalia-Fondazione ANCI Ricerche, Area Science Park e Sara Bedin, partner del progetto BRODISE relativo al settore della decontaminazione dei siti inquinati

Acquisti green, le novità del nuovo codice appalti
di Lidia Capparelli, responsabile GPP, Direzione Programma Acquisti, Consip Spa

Per le stazioni appaltanti che non hanno ancora familiarizzato con il Green Procurement, si apre un capitolo nuovo della storia degli appalti, in cui la sostenibilità giocherà un ruolo primario


Modelli e competenze, ecco di cosa ha bisogno il procurement pubblico
di Andrea Lisi, presidente di Anorc Professioni e Sarah Ungaro, vice presidente di Anorc Professioni

Le dinamiche dell’e-procurement esige nuovi modelli organizzativi, una vision manageriale profondamente diversa che si preoccupi di non far percorrere al dato informatico le stesse burocratiche strade del documento cartaceo, e soprattutto l’apporto di nuove competenze di natura multidisciplinare. Ecco cosa è emerso dai tavoli di lavoro dei Cantieri

Acquisti pubblici, da Anac il “tariffario” sui servizi in ambito sanitario
di Maria Laura Simeone, coordinatrice Patrimoniopa net, Terotec

Le prescrizioni normative impongono la revisione, razionalizzazione e ottimizzazione dei costi dei servizi per le Pubbliche Amministrazioni attraverso i relativi strumenti di attuazione, sembrano però non essere coerenti con le caratteristiche del mercato di riferimento, per mancanza di una reale conoscenza dei contesti di riferimento e delle specifiche problematiche e criticità

Post – it

Codice appalti, il digitale una beffa: se ne parla (forse) nel 2018
di Stefano Ricci, Università degli Studi dell’Insubria e Alice Castrogiovanni, avvocato

In alcuni casi le stazioni appaltanti non sono obbligate a richiedere mezzi di comunicazione elettronici, una comoda scorciatoia per la PA che anziché perseguire la strada dell’innovazione, decida di restare sul vecchio modello organizzativo

Dallo studio è emerso, per il nostro Paese, che laddove la corruzione e l’inefficienza mettono a rischio il sistema di appalti pubblici esiste un deficit di capacità amministrativa, oltre che un’eccessiva complessità del quadro legislativo. Tra le criticità: orientamento agli elementi formali a discapito degli obiettivi finali

Acquisti ICT, ecco su cosa bisogna lavorare per innovarli
di Manuela Brusoni, presidente Azienda Regionale Centrale Acquisti, Regione Lombardia

Policy, management e rapporti con PMI e start up: tre punti da cui partire per migliorare i sistemi di acquisto di tecnologia e innovazione nelle pubbliche amministrazioni. Vediamoli nel dettaglio

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