Testata FPA
n°18 del 22 agosto 2016
EDIZIONE ESTIVA, la redazione propone una selezione dei migliori articoli pubblicati finora per comprendere lo stato dell’arte in materia di sanità digitale

In primo piano

Il quadro strategico disegnato dal Patto per la Sanità Digitale può consentire di superare la frammentazione attuale. Prima della pausa estiva facciamo il punto su quanto emerso dal dibattito aperto su queste pagine. Da settembre torneremo, seguendo l’attuazione dei programmi in corso e le esperienze concrete che diventano evidenza di quanto è già possibile

Stato dell’arte

Casciello: “Big Data in Sanità, la sfida strategica per l’Italia”
di Massimo Casciello, Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica, Ministero della Salute

Il flusso con dati di sintesi (numero dei ricovero annui, numero posti letto per popolazione, e così via) e in alcuni casi individuali consente di conoscere come si modifica l’ecosistema SSN con l’introduzione di disposizioni o nuove variabili. Però ora esiste una mole d’informazioni a cui è possibile accedere per conoscere i fenomeni e predire, attraverso modelli, cosa succederà


Colli Franzone: “Investire 5 mld per risparmiarne 7, ecco il Patto Sanità Digitale (tra luci e ombre)”
di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics sull’Innovazione in Sanità

L’idea del Patto per la Sanità Digitale è semplice: le ICT rappresentano un formidabile driver per la reingegnerizzazione dei processi dei servizi socio-sanitari e per l’efficientamento del sistema. Tutto parte dal Master Plan e dalla capacità della componente pubblica di coinvolgere la componente privata


E-health, come realizzare lo sviluppo “centrato sul cittadino”
di Mauro Moruzzi, Direttore Scientifico di Cup2000

Il Fascicolo Sanitario Elettronico e il Dossier Sanitario Ospedaliero sono, per molti aspetti, citizen centered, modello chiave dell’innovazione. Ma c’è una potenziale contraddizione tra la spinta della Rete a condividere informazioni e la tendenza delle legislazioni ad accentuare la tutela del dato personale di salute. Ecco alcuni spunti di riflessione


Telemedicina di emergenza contro gli infarti: ecco i servizi di successo
di Sergio Pillon, coordinatore della Commissione paritetica Stato-Regioni, Telemedicina Sanità digitale

L’esperienza fatta nella regione Lazio nel 2008 ha dimostrato una riduzione rilevante dei tempi di accesso all’emodinamica dei pazienti con STEMI, portando anche ad una delibera di giunta regionale dgr 189 del 21/03/08, he modifica il modello assistenziale per l’infarto miocardico STEMI nella regione Lazio


Corso: “Ecco le misure per accelerare la trasformazione digitale in Sanità”
di Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano

Le azioni normative tese a stimolare la digitalizzazione dei servizi digitali cominciano a dare i primi frutti. In assenza di una politica di investimento coerente a tutti i livelli tuttavia, la velocità di attuazione dei piani risulta ancora insufficiente e disomogenea, inadeguata rispetto all’urgenza


Spendere meno, spendere meglio: come vincere la sfida della salute
di Enrico Zampedri, direttore del Policlinico Universitario A. Gemelli – Università Cattolica del Sacro Cuore

I processi di innovazione, insieme e parallelamente a quelli di riorganizzazione, sono l’unica soluzione possibile per impedire al sistema sanitario di implodere, e bisogna partire da un’attenzione analitica agli sprechi, da un fondato sistema di valutazione, da un piano strategico. Spendere meno e spendere meglio, questa la sfida che ancora è possibile vincere

Accesso aperto alle conoscenze scientifiche in Sanità: una questione “vitale”
di Gaetana Cognetti, Istituto Regina Elena per lo studio e la cura dei tumori, presidente Associazione Bibliotecari Sanità, ed Elisabetta Poltronieri, Istituto Superiore di Sanità

L’informazione sanitaria può essere determinante per la salute umana e le biblioteche scientifiche costituiscono ancora l’unico baluardo che garantisce l’accesso a risorse informative molto costose. Il processo di apertura è ineluttabile e il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe dotarsi di politiche di accesso alle pubblicazioni scientifiche. Ecco come

Federsanità: i tre fattori chiave per ripensare il sistema salute in Italia
di Angelo Lino del Favero, Presidente Federsanità ANCI

Occorre progettare contemporaneamente il modello organizzativo e le soluzioni tecnologiche, come previsto nel Patto per la Sanità Digitale, in un percorso di lungo periodo verso l’Integrazione dell’Assistenza tra i vari setting (Integrated Care), sia in senso orizzontale (sanitario-sociale), sia in senso verticale (ospedale-territorio). Tale integrazione si basa su tre fattori chiave: la collaborazione tra i professionisti, l’attivazione del cittadino e dei caregiver, una governance più tempestiva e integrata

Avviso agli innovatori

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