Continuiamo a sottovalutare la minaccia cyber, la risposta nel piano triennale Agid e nella compliance alle norme UE


testata FPA

n° 23 del 25 novembre 2016

In primo piano

Clusit, ancora sottovalutiamo la minaccia informatica che incombe. Ecco gli ultimi dati
di Gabriele Faggioli, presidente Clusit e Adjunct Professori MIP-Politecnico di Milano

Dagli ultimi risultati Clusit emerge ancora una forte assenza di una adeguata consapevolezza nei confronti delle minacce cibernetiche che si riflette in inadeguati investimenti in termini economici. Soprattutto in Italia, dove 150 milioni di euro previsti nella legge di Stabilità sono ben poca cosa rispetto agli obiettivi europei. Ovvia conseguenza, è l’assenza di una visione prospettica necessaria ad affrontare un problema che richiede tempi di reazione estremamente rapidi

Le misure minime varate sono il primo passo. Ma è il Piano Triennale, con le sue attività ed i suoi progetti coerenti ed integrati, il principale strumento atto a innalzare il livello generale di sicurezza della PA italiana. In primo luogo con la razionalizzazione dei sistemi informativi e delle basi di dati; ma un ruolo importante lo gioca anche Spid

Sogei: l’approccio “multicompliance”, per rispondere alla sfida del nuovo quadro normativo europeo
di Fabio Lazzini, responsabile Security Governance e Privacy, Sogei

L’obiettivo è ricondurre il contributo di ogni singolo intervento o iniziativa a più requisiti di compliance e mantenere, nel tempo, una visione puntuale e continuativa sull’efficacia degli interventi dal punto di vista della conformità normativa e contrattuale


Qual è il legame fra nuove minacce e strategie antiterrorismo? Qual è il reale impatto di Cloud, Big Data, IOT e CNI? Un unico comune denominatore: l’importanza di rafforzare il rapporto tra le istituzioni, l’industria e il mondo della ricerca. Ecco alcuni scenari, mentre l’Italia è ancora alla ricerca di una identità precisa

Gestire il rischio cyber con una nuova cultura PA, a tutti i livelli
di Pamela Pace, amministratore unico Obiectivo Technology

L’obiettivo a cui si deve tendere è la piena integrazione del cyber risk all’interno dell’enterprise risk management framework aziendale, partendo dalla definizione di una strategia precisa e con un processo gestionale rigoroso. Questo è tanto più vero per le pubbliche amministrazioni che storicamente sono molto lontane da questo approccio. I gap da sanare in questo caso sono molteplici

Checkpoint: “Prepararsi alla nuova normativa EU per privacy e sicurezza, i punti da considerare”
di David Gubiani, Security Engineering Manager di Check Point Italia

La nuova normativa UE che regola la sicurezza informatica e la protezione dei dati avrà un forte impatto sul modo in cui molte aziende negli stati membri UE applicano le politiche di sicurezza e le relative soluzioni, e la notifica delle violazioni dei dati. Tuttavia, le aziende dovrebbero vedere la nuova legislazione come un’opportunità per rivedere le pratiche di sicurezza informatica attuali

FPA Academy Premium

Data Protection Officer: funzioni e compiti previsti dal Nuovo Regolamento Europeo
6 dicembre 2016 ore 12.00 – 13.30

Il webinar si propone di approfondire la figura nuova del DPO, di inquadrarne le funzioni e i compiti, di approfondirne le competenze specifiche richieste e le relazioni con le altre figure previste dalla normativa sulla privacy, nonché di illustrare le modalità di individuazione del DPO all’interno o all’esterno dell’organizzazione

Come partecipare ai Cantieri

I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it

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Ecco le basi pratiche per la cyber security nazionale ai CantieriPA


testata FPA

n° 22 dell’11 novembre 2016

In primo piano

Sono i due ingredienti fondamentali per poter alimentare il Framework Nazionale con le misure adeguate a cui attenersi per la sicurezza di PA e aziende e di conseguenza avviare un processo di compliance per la PA e le Infrastrutture Critiche a fronte della direttiva Nis

BT: “I passi da fare, con noi, per una PA sicura contro le minacce informatiche”
di Rosario Sorrentino, Head of BT Security Business Italy

Per mitigare il rischio occorre adottare le giuste soluzioni, bisogna saper selezionare e gestire le tecnologie più adatte, per una strategia di contrasto basata sulla valutazione del rischio, che ponga al centro la rete e indipendente dal vendor di tecnologia

VMWare: “Aumentare la sicurezza con infrastrutture software-design e virtualizzate”
di Rodolfo Rotondo, Sr. Business Solutions Strategist VMware

Fondamentale adottare una nuova architettura di sicurezza informatica basata sui concetti del modello “Zero Trust”, che considera insicure tutte le reti e che impone di ripensare la sicurezza attraverso un approccio inside-out, rendendo la sicurezza una proprietà intrinseca delle applicazioni che si estende a utenti e dati in modo coerente attraverso ogni luogo (data center, cloud privato o pubblico) e ogni dispositivo


Spid, per la sicurezza bisogna cambiare il sistema di riconoscimento
di Massimiliano Nicotra, avvocato, membro comitato scientifico Unappa

L’assenza di banche dati presso cui verificare la validità ed originalità del documento avrebbe dovuto suggerire maggiori precauzioni, magari applicando già le normative esistenti per ipotesi analoghe. Ecco perché è necessario un ripensamento delle procedure d’identificazione dell’utente usate per fornirgli l’identità digitale

E’ necessario pensare ad un sistema misto tra un coordinamento e gestione centralizzata della crisi (fondamentale) e una capacità diffusa di operare al momento con azioni e difese distribuite in ogni singola organizzazione potenzialmente minacciata

FPA Academy Premium

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Tra gli altri segnaliamo il 24 novembre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

Regolamento Europeo sulla Privacy: novità, adempimenti e obblighi di comunicazione per amministrazioni e imprese
22 novembre 2016 ore 12.00 – 13.30

Il webinar intende approfondire le nuove regole e procedure a cui amministrazioni e imprese sono chiamate ad adeguarsi entro il 25 maggio 2018, data di applicabilità del Regolamento in tutti i Paesi UE


Data Protection Officer: funzioni e compiti previsti dal Nuovo Regolamento Europeo
6 dicembre 2016 ore 12.00 – 13.30

Il webinar si propone di approfondire la figura nuova del DPO, di inquadrarne le funzioni e i compiti, di approfondirne le competenze specifiche richieste e le relazioni con le altre figure previste dalla normativa sulla privacy, nonché di illustrare le modalità di individuazione del DPO all’interno o all’esterno dell’organizzazione

ICity Rate 2016

È on line il quinto Rapporto targato FPA sulle città intelligenti italiane

Vi proponiamo in appendice le testimonianze dei protagonisti di questa quinta edizione, i loro punti di vista, la loro visione della città innovativa.Diversi i temi emersi: dalla valorizzazione del dato alla necessità di sostenere un governo delle comunità, dalla georeferenziazione del dato alla ridefinizione delle aree territoriali in attuazione della “legge Delrio”

Eventi

Cyber Security 360 | Summit
21 novembre 2016 ore 9.45 – Camera dei Deputati, Roma

Il convegno si propone, attraverso il confronto tra i maggiori rappresentanti del mondo politico, amministrativo e dell’imprenditoria, di delineare lo stato di avanzamento della strategia nazionale in materia sicurezza informatica e degli strumenti adottati alla luce dei nuovi obblighi imposti dal nuovo quadro regolatorio europeo

Come partecipare ai Cantieri

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Che cosa manca per proteggere la sicurezza e la privacy alla luce delle nuove norme


testata FPA

n° 21 del 28 ottobre 2016

In primo piano

Regolamento privacy, che bisogna fare in attesa di istruzioni precise
di Alessandro Vallega, Consiglio Direttivo Clusit, Europrivacy.info

Il regolamento non entra nello specifico. Ma le PA e le aziende devono adeguarsi subito, nell’attesa di istruzioni ulteriori. Attivando almeno due tavoli di lavoro necessariamente paralleli: uno sugli aspetti organizzativi e procedurali e l’altro su quelli tecnici. Ecco come

Dal punto di vista normativo, il progetto del SPC sembra non essere più attuale. Rientra nelle attività che l’Italia aveva avviato per adempiere ad un piano generale e comune dell’UE, quello dell’Agenda Digitale. Proposte poi concretizzatesi in un corpus normativo che sarà in vigore entro maggio 2018 (con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, il Regolamento EIDAS, la Direttiva n. 680/2016 e la Direttiva NIS). Ma nel progetto del SPC di questo profondo processo di rinnovamento legislativo che sta investendo tutta l’UE sul tema della sicurezza informatica e delle infrastrutture non v’è traccia

Garante Privacy: “Nell’era dei robot, queste sono le difese ai nostri diritti fondamentali”
di Luigi Montuori, Garante per la protezione dei dati personali

Per valorizzare i benefici dell’intelligenza artificiale e minimizzarne i rischi, è necessario favorire i comportamenti che consentano di prevenire possibili problematiche: ad esempio, assicurare la protezione dei dati fin dalla fase di ideazione e progettazione di un trattamento


Sogei: “Formare alla cybersecurity, l’investimento che finora è mancato in Italia”
di Fabio Lazzini, responsabile Security Governance e Privacy, Sogei

Spesso il dirigente pubblico è a conoscenza delle opportunità in termini di efficienza, efficacia e capacità di controllo offerte dalle ICT, ma non sempre è consapevole dei molteplici rischi legati alla crescente integrazione dei sistemi, delle reti, delle pratiche organizzative e dei comportamenti di dipendenti pubblici e cittadini

Pubblico e privato, l’unione fa la cybersecurity: è la sfida per l’Europa
di Giorgio Mosca, direttore Analisi Competitiva, Strategia e Tecnologie– Divisione Sistemi per la Sicurezza e l’Informazione, Leonardo-Finmeccanica

Quello che è sinora emerso è uno scenario disomogeneo tra Nazioni e settori economici diversi: i livelli di maturità della domanda e dell’offerta di cyber security variano notevolmente, e questo dipende dalle differenze dei sistemi normativi e dei processi regolatori, e in numerosi casi anche del disallineamento degli standard

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Regolamento Europeo sulla Privacy: novità, adempimenti e obblighi di comunicazione per amministrazioni e imprese
22 novembre 2016 ore 12.00 – 13.30

Il webinar intende approfondire le nuove regole e procedure a cui amministrazioni e imprese sono chiamate ad adeguarsi entro il 25 maggio 2018, data di applicabilità del Regolamento in tutti i Paesi UE


Data Protection Officer: funzioni e compiti previsti dal Nuovo Regolamento Europeo
6 dicembre 2016 ore 12.00 – 13.30

Il webinar si propone di approfondire la figura nuova del DPO, di inquadrarne le funzioni e i compiti, di approfondirne le competenze specifiche richieste e le relazioni con le altre figure previste dalla normativa sulla privacy, nonché di illustrare le modalità di individuazione del DPO all’interno o all’esterno dell’organizzazione

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È on line il quinto Rapporto targato FPA sulle città intelligenti italiane

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Eventi

Cyber Security 360 | Summit
21 novembre 2016 ore 9.45 – Camera dei Deputati, Roma

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Scuola digitale, la rete delle community è la risposta al gap formativo

testata FPA
n° 18 del 26 novembre 2016

In primo piano

Scuola Digitale, la chiave del successo è la rete

di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Per le tante le ambizioni del PNSD, diventa sempre più importante l’attivazione di community territoriali che permettano di costruire reti di esperienze partendo dai framework di competenza digitale e che consentano di velocizzare i percorsi di cambiamento. Un processo complesso che può avere successo solo se sviluppato collettivamente, capillarmente, in un approccio a rete


Piano nazionale per la formazione insegnanti, come superare le resistenze
di Gabriele Benassi, docente, Bologna, membro del Servizio Marconi T.S.I. USR Emilia-Romagna

Il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti fornisce un quadro di sistema chiaro ed organizzato e sancisce una svolta culturale che è una opportunità preziosa di miglioramento. L’attuazione richiederà qualche sforzo in più. L’ultima leva utilizzabile sarà il rinnovo del contratto e la piena ricezione della formazione obbligatoria e permanente di ogni docente


La Regione Umbria ha avviato una serie di iniziative per gli animatori digitali. Ecco i primi risultati e le prossime attività


Perché bisogna sincronizzare le competenze Scuola Digitale con il mondo del lavoro
di Felicetto Massa, Docente, Istituto Omincomprensivo “Giulio Cesare”, Sabaudia

Si sta consolidando sempre di più l’idea che la digitalizzazione delle competenze formate nelle scuole siano una necessità sia per il collocamento lavorativo degli studenti sia per l’economia del Paese. Ecco alcune azioni per essere più efficaci


Donne in digital divide, sconfiggere a scuola un ritardo che fa male all’Italia
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Lo sviluppo delle competenze digitali a scuola dovrebbe tener conto del divario di genere che è ancora molto presente nell’ambito del digitale, sia in termini di competenze di base che di competenze specialistiche, con un danno sociale ed economico molto elevato

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Post – it

Piano Scuola digitale, a che punto siamo. Miur: “65% delle azioni avviate, 500 mln investiti”

di Sabrina Bono, Miur, Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Un piano con tante azioni è intrinsecamente difficile da attuare, in quanto richiede attività di planning e scheduling notevoli, ed è quindi difficile da valutare in corsa. Ma la complessità è necessaria se si vuole innovare la scuola nel suo complesso, in quanto complesso è il sistema Scuola


PNSD Lazio, il modello degli animatori della cultura digitale
di Noemi Fiorini, Dirigente Scolastico, Istituto Magistrale “Margherita di Savoia” – Roma, Capofila Rete PNSDLazio

Le attività della Rete PNSDLazio hanno riguardato circa 1.700 docenti del Team Innovazione e circa 700 Animatori Digitali, raggiungendo praticamente tutte le scuole. La scelta è stata di puntare sulla cultura digitale e sull’e-leadership e non sulla specializzazione tecnologica. Ecco come

Consigliati dagli altri cantieri

Spid, i bonus scuola non bastano: ecosistema maturo pubblico-privato cercasi

di Alessandra Talarico

Quella di SPID potrebbe essere definita una rivoluzione diesel. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è partito con una certa lentezza ma, anche se meno rapidamente del previsto, raggiungerà l’obiettivo di semplificare e diffondere l’accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica amministrazione, e non solo


Lo European Data Portal a un anno dal lancio: verso una PA data driven
di Francesca Gleria, Community Open Data Trentino
Lo European Data Portal è uno tra gli strumenti che maggiormente mostra concretamente il concetto di ‘European Digital Single Market’. Uno strumento in grado di fare “cultura del dato ai quattro angoli d’Europa” indicando ai diversi attori europei le condizioni di base, non prescindibili, per costruire, con i dati di ogni singola amministrazione

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Piano Scuola digitale, a che punto siamo. Miur: “65% delle azioni avviate, 500 mln investiti”

testata FPA
n° 17 del 12 novembre 2016

In primo piano

Piano Scuola digitale, a che punto siamo. Miur: “65% delle azioni avviate, 500 mln investiti”

di Sabrina Bono, Miur, Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Un piano con tante azioni è intrinsecamente difficile da attuare, in quanto richiede attività di planning e scheduling notevoli, ed è quindi difficile da valutare in corsa. Ma la complessità è necessaria se si vuole innovare la scuola nel suo complesso, in quanto complesso è il sistema Scuola


PNSD Lazio, il modello degli animatori della cultura digitale
di Noemi Fiorini, Dirigente Scolastico, Istituto Magistrale “Margherita di Savoia” – Roma, Capofila Rete PNSDLazio

Le attività della Rete PNSDLazio hanno riguardato circa 1.700 docenti del Team Innovazione e circa 700 Animatori Digitali, raggiungendo praticamente tutte le scuole. La scelta è stata di puntare sulla cultura digitale e sull’e-leadership e non sulla specializzazione tecnologica. Ecco come


La scuola si prende cura della città: tre storie di innovazione dal basso
di Mirta Michilli, direttore generale, Fondazione Mondo Digitale

Palestre dell’innovazione, scuole di robotica, hackathon e tante altre modalità di innovazione a scuola, insieme, puntano a far tesoro del capitale umano che, con creatività, competenza e passione, trasforma piccole cose in grandi risorse e le mette a disposizione di tutti


PNSD, necessario armonizzare le azioni in corso
di Silvia Mazzoni, Dirigente Scolastico, I.C. Torgiano-Bettona, Perugia

Ottimo il PNSD, ma si sente la mancanza di una armonizzazione generale delle azioni in corso e con il previgente impianto normativo e organizzativo che ancora caratterizza l’intero apparato della scuola italiana


App Hour, la formazione diventa conviviale
di Ezia Palmeri, Dirigente scolastica, Liceo Scientifico “Vito Volterra”, Ciampinov

Il progetto App Hour mette insieme in modo virtuoso l’esperienza di fare rete tra scuole per uno scopo comune e condiviso, l’attenzione alla didattica innovativa attraverso l’uso di applicazioni digitali, la valorizzazione del ruolo degli Animatori digitali in una logica di formazione tra pari per una diffusione capillare dell’azione formativa sul territorio dei Castelli romani

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Post – it

Riproponiamo dal nostro archivio

Curricoli digitali, un bando per le competenze del 21° secolo

di Laura Biancato, Dirigente Scolastico, Miur, DGEFID – Ufficio VI Innovazione Digitale

Con l’obiettivo dichiarato di generare curricoli riconoscibili e facilmente replicabili nelle scuole, il Miur pone il tema della costruzione dei curricoli digitali. Ecco come


La Scuola è digitale, se non lo afferma
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Nell’ultimo incontro del Cantiere Scuola Digitale l’obiettivo è stato quello di approfondire e condividere le proposte fin qui formulate. Ecco qualche anticipazione


Scuola e Università, le dialettiche interrotte
di Piero Dominici, Università di Perugia

La mancanza di una visione organica di scuola e università è una delle cause dell’assenza di politiche di orientamento e del rischio di continuare a “navigare a vista”

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Consigliati dagli altri cantieri

A scuola di open gov, per una nuova cittadinanza

di Ilaria Vitellio, Ceo di Mappina & CityOpenSource

Open Government Partnership di Parigi e la scuola Civico Tech di Napoli segnano due momenti importanti nel percorso verso una cittadinanza participativa


Garante Privacy: “Nell’era dei robot, queste sono le difese ai nostri diritti fondamentali”
di Luigi Montuori, Garante per la protezione dei dati personali

Per valorizzare i benefici dell’intelligenza artificiale e minimizzarne i rischi, è necessario favorire i comportamenti che consentano di prevenire possibili problematiche: ad esempio, assicurare la protezione dei dati fin dalla fase di ideazione e progettazione di un trattamento

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Come salvare il Sistema sanitario nazionale dal declino: le priorità dell’innovazione, secondo gli esperti

Testata FPA
n°24 del 28 novembre 2016

In primo piano

Innovare per salvare il Sistema sanitario dal declino: le tre priorità secondo il Polimi
di Mariano Corso, Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità Politecnico di Milano

L’analisi del docente del Politecnico di Milano. I prossimi mesi saranno quelli fondamentali, in cui bisognerà accelerare il cammino delle riforme per non mettere a repentaglio quanto di buono è stato fatto negli ultimi anni. Ecco come


Schiavone (Università di Napoli): “Nel 2016 abbiamo posto i pilastri per la sanità digitale del futuro”
di Francesco Schiavone, professore associato in Innovation Management, Università di Napoli “Parthenope”

E’ stato un anno straordinario. Ma far decollare i pilatri della sanità digitale (non solo la ricetta elettronica ma anche, per esempio, il fascicolo sanitario elettronico) passa anche e soprattutto per il miglioramento della architettura tecnologica tramite cui i vari attori del sistema sanitario devono comunicare. Se paragonata ad altre realtà europea l’Italia non è messa benissimo su questo fronte. Centrale però sarà anche la trasformazione della figura del medico e il modo in cui gestiremo la privacy


Federfarma: “Ecco come l’innovazione in farmacia cambierà la qualità della nostra vita”
di Annarosa Racca, presidente Federfarma

Le farmacie esprimono la loro disponibilità e l’impegno quotidiano a fornire un servizio sempre più rispondente ai bisogni di una popolazione che invecchia e che è sempre più interessata alla salute e al benessere, ma un servizio che deve essere anche sempre più aderente alle linee guida di politica sanitaria ed economica dello Stato e delle Regioni. La farmacia non è un esercizio commerciale, ma un presidio del SSN


Che cos’è la telemedicina e come farla maturare in Italia
di Roberto Moriondo, direttore generale Comune di Novara

La telemedicina con le sue declinazioni, telemonitoraggio e telediagnostica, facilita i rapporti tra gli specialisti e quelli tra medico e paziente e tra ospedale e territorio. Ma in Italia non ce la fa a superare il tempo delle sperimentazioni. Concentriamoci su questi cinque punti- due digitali e tre no- per quel salto che finora è mancato


Curare le dipendenze, ecco le soluzioni digitali: app e wearable
di Roberto Mollica, Presidente sezione regionale lombarda e referente nazionale formazione e e-health, Società Italiana Tossicodipendenze e Gabriele Zanardi, psicologo e psicoterapeuta, Università degli studi di Pavia

Ci sono già molte esperienze che dimostrano quanto l’utilizzo di soluzioni tecnologiche sia una vera risorsa sia per migliorare la qualità della cura sia per ottimizzare i costi assistenziali, nei confronti di diverse “addiction”. All’estero queste tecnologie hanno successo, mentre in Italia sono ignorate

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Focus privacy e sicurezza in Sanità: i problemi, le sfide, le azioni da fare*Polimi: I tre assi che mancano per cambiare la Sanità italiana

Testata FPA
n°23 del 14 novembre 2016

In primo piano

Come ti cripto e ricatto la Sanità pubblica: è emergenza ransomware negli ospedali
di Corrado Giustozzi, componente del Permanent Stakeholders’ Group presso l’Agenzia dell’Unione Europea ed esperto di sicurezza cibernetica presso l’Agenzia per l’Italia digitale

Il blocco dei sistemi informativi ospedalieri in seguito ad un attacco di ransomware è la minaccia più preoccupante per il sistema sanitario, perché mina la capacità operativa della struttura che ne é vittima e mette ovviamente a rischio la salute dei pazienti


Se la privacy frena l’innovazione della Salute: tre esempi di cattive pratiche
di Luca Bolognini, avvocato ICT Legal Consulting, presidente Istituto Italiano per la Privacy

Anche la privacy e la protezione dei dati andrebbero ricalibrate, saggiamente, per agevolare l’evoluzione del sistema sanitario italiano. Diversamente, come si suole dire, rischieremmo di far riuscire perfettamente l’operazione (giuridica) e al contempo di far morire – si spera solo in via di metafora – il paziente


Il personale sanitario è impreparato al rischio informatico: l’urgenza è la formazione
di Mauro Cicognini, Clusit

L’introduzione dell’informatica nella medicina, nella diagnostica e nella gestione delle strutture sanitarie offre la possibilità di migliorare la cura del paziente in modi fino ad ora inimmaginabili. Il tema della sicurezza informatica in medicina vada ben al di là delle “semplici” tematiche di protezione dei dati personali e di fronte a possibili minacce c’è un personale che sostanzialmente non viene preparato ad affrontarle e che si trova, quindi, in situazioni insostenibili


App per scopi medici: parte la roadmap per un uso sicuro
di Virginia Alongi, avvocato, Studio legale Prosperetti & Associati

La mHealth, attraverso i device e le mobile medical apps, delinea un sistema fortemente votato all’ empowerment del cittadino-paziente che, sempre più early adopter, attraverso l’utilizzo responsabile e consapevole delle tecnologie mobili, è in grado di gestire e monitorare, anche da remoto, autonomamente ovvero attraverso l’interazione con i professionisti sanitari, il proprio stato di salute e di benessere


Polimi: “La Sanità non s’innova con qualche miliardo in più, ecco i tre pilastri digitali mancanti”
di Marco Paparella, Senior Advisor, Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità – Politecnico di Milano

Il leggero aumento del Fondo Sanitario Nazionale previsto per il 2017 è importante, ma non basta. Per garantire sostenibilità al sistema serve un rinnovamento organizzativo e tecnologico abilitato dalle soluzioni digitali, che porti a termine la realizzazione di alcune iniziative chiave declinandole in maniera coordinata e coerente nelle diverse Regioni

Eventi

S@lute2016: si è concluso con successo il forum dell’innovazione per la salute. Più di 130 relatori, circa 30 momenti di dibattito e confronto, migliaia di contatti tra visitatori e utenti streaming, web e social, terzo posto tra i trending topic di Twitter con l’hashtag ufficiale #Salute2016: questi i numeri di S@lute 2016

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Appalti, ecco gli impatti delle linee guida Anac sugli affidamenti sotto soglia *Appalti digitali, a che servirà la commissione speciale del Mit

testata FPA
n°24 del 17 novembre 2016

In primo piano

Le Linee Guida ANAC, supporto alle stazioni appaltanti nella gestione delle procedure di affidamento sotto-soglia e punto di riferimento per il formarsi di “buone pratiche”, sono state definitivamente approvate recependo, in buona parte, le osservazioni formulate dal Consiglio di Stato nel parere reso a metà settembre. Queste rappresentano indicazioni e indirizzi non vincolanti per le stazioni appaltanti, che ben potrebbero discostarsene motivando adeguatamente

Appalti digitali, a che servirà la commissione speciale del Mit
di Virginia Alongi, avvocato. Studio Legale Prosperetti & Associati

La Commissione, ai fini dell’adozione del decreto sui metodi e sugli strumenti innovativi nel settore degli appalti pubblici, elaborerà una proposta che verrà sottoposta a consultazione pubblica e, una volta divenuta definitiva, verrà trasmessa all’Ufficio legislativo del MIT per l’adozione. Il decreto potrà contenere disposizioni relative ai parametri di valutazione dei requisiti premianti ai fini della qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza

Codice appalti, la sicurezza che manca: nell’attesa del recepimento della Nis e delle regole Agid
di Guglielmo Troiano, Senior Legal Consultant – P4I

Il Codice degli Appalti dovrà integrarsi con la Direttiva NIS (Network and Information Security) che prevede, all’articolo 14, che gli Stati membri dell’UE dovranno assicurarsi l’adozione, da parte delle PA e dei gestori del mercato, di appropriate misure e tecniche organizzative per la gestione dei rischi e per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi che controllano ed utilizzano nelle loro operazioni


Codice appalti, Polimi: “Urgenti i provvedimenti attuativi per non cronicizzare i ritardi delle procedure”
di Michele Benedetti, Osservatori Politecnico di Milano

Secondo gli Osservatori del Politecnico di Milano, nei sei mesi successivi alla pubblicazione del nuovo Codice Appalti, i bandi di gara dell’Italia relativi a servizi digitali si sono ridotti del 30% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente


eProcurement, gli intoppi del sistema secondo CantieriPA
di redazione FPA

I lavori del Cantiere “Procurement dell’innovazione”, proseguiti con un nuovo incontro il 20 ottobre, si sono focalizzati sulle principali leve su cui agire per liberare definitivamente le potenzialità del procurement pubblico quale fondamentale driver di innovazione. Da qui un excursus sulle principali criticità su cui è necessario lavorare

Come partecipare ai Cantieri

I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it

FPA Academy Premium

In programma il 30 novembre ore 12.00, il webinar intende illustrare la struttura del DGUE, fornire alcune utili indicazioni per una corretta compilazione del documento da parte degli operatori economici e per un efficace utilizzo da parte delle stazioni appaltanti, in linea con le disposizioni normative vigenti

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Tra questi segnaliamo il 24 novembre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

Post – it

Riproponiamo dal nostro archivio

Appalti, ANCI: “Senza decreti attuativi e risorse i Comuni sono fermi”
di Gabriele Rabaiotti, assessore Lavori pubblici e Casa, comune Milao e rappresentante ANCI

Il nuovo codice dei contratti pubblici sta rinnovando profondamente la disciplina delle gare pubbliche, ma ad oggi non abbiamo ancora il quadro sufficiente delle direttive attuative utile a rimettere il meccanismo in moto. Siamo in attesa del decreto attuativo relativo agli indirizzi generali sulla pubblicazione dei bandi e di quello che definisce il contenuto dei tre livelli di progettazione

Codice Appalti, Brusoni: “Adottarlo è possibile, senza alibi”
di Manuela Brusoni, Presidente Azienda Regionale Centrale Acquisti, Regione Lombardia

Se un appalto è costruito avendo come nucleo centrale l’identificazione dei fabbisogni a cui dare risposta e i livelli di performance attesi, adeguatamente trasformati in elementi di valutazione, , il passaggio dalla vecchia alla nuova normativa non può essere motivo di blocco, ma semmai di inserimento di possibili miglioramenti o di più efficaci clausole, o, ancora, occasione di ripensamento costruttivo

Avviso agli innovatori

La Redazione di Cantieri accoglie con interesse proposte di articoli, interviste e casi studio che possano essere pubblicati sui nostri canali tematici. Scrivete a redazione.cantieri@forumpa.it

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Siope+, si completa la digitalizzazione del colloquio ente-tesoriere

testata FPA
n° 25 del 29 novembre 2016

In primo piano

Siope+, si completa la digitalizzazione del colloquio ente-tesoriere
di Cinzia Simeone e Pasquale Ferro, Banca d’Italia

SIOPE+ potrà migliorare la qualità dei servizi di tesoreria, favorendo l’ulteriore integrazione tra sistemi contabili degli enti e procedure di pagamento e supportando lo sviluppo di servizi di pagamento digitali. L’adozione di uno standard unico a livello nazionale può favorire l’eliminazione di eccessive personalizzazioni nel rapporto ente – tesoriere rendendo meno onerosa, per le banche l’erogazione di tali servizi, e più contendibile il relativo mercato

Se si vuole ridurre il gap rispetto ad altri Stati e incentivare i pagamenti elettronici per modernizzare e snellire tutto il sistema, è necessario pensare a soluzioni che risultino familiari e semplici per i cittadini. È forse presto per dire che le soluzioni p2p siano la soluzione adeguata (o perlomeno una delle soluzioni), ma questo fenomeno, che punta molto sulla quotidianità dei gesti e dell’utilizzo, è senz’altro da monitorare

Puntini

Per la PA queste notizie giungono come un ulteriore incentivo, o forse dovremmo dire obbligo, a trasformare gli strumenti di pagamento andando verso modelli moderni, vicini al cittadino, con notifiche e paradigmi aperti (API)

Come partecipare ai Cantieri

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Post – it

Come cambierà PagoPA con l’accesso Spid, secondo il nuovo CAD
di Roberto Garavaglia, Management Consultant & Innovative Payments Strategy Advisor

Il nuovo CAD prevede l’impiego del Sistema Pubblico d’Identità Digitale per l’autenticazione dei soggetti coinvolti in un’operazione di pagamento. Un accorto impiego degli attributi associabili all’identità digitale potrebbe consentire una notevole semplificazione della user experience del cittadino che interagisce (o che interagirà) con il WISP , il Wizard Interattivo di Scelta del PSP. Quali sono le interazioni tra SPID e pagoPA, nell’attesa di Italia Login

Boom del riciclaggio, strumenti informatici migliori per tracciare i flussi finanziari
di Giovambattista Palumbo, direttore Osservatorio Politiche fiscali Eurispes

Dalle indagini della Direzione Nazionale Antimafia, la Guardia di Finanza ha individuato centinaia di agenzie di money transfer abusive in piena attività. Si tratta di un vero e proprio “sistema bancario parallelo” o alternativo, che rischia di mettere in crisi anche quello legale. Ad esempio con l’operazione “Cian Ba”, la Guardia di Finanza ha intercettato un colossale sistema di riciclaggio di proventi derivanti da evasione fiscale che avrebbe dirottato in Cina 2,2 miliardi di Euro

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Come cambierà PagoPA con l’accesso Spid *Boom del riciclaggio, strumenti informatici migliori per tracciare i flussi * PagoPA, Polimi: “Solo il 14 per cento degli Enti aderenti ha attivato i servizi”

testata FPA
n° 24 del 15 novembre 2016

In primo piano

Come cambierà PagoPA con l’accesso Spid, secondo il nuovo CAD
di Roberto Garavaglia, Management Consultant & Innovative Payments Strategy Advisor

Il nuovo CAD prevede l’impiego del Sistema Pubblico d’Identità Digitale per l’autenticazione dei soggetti coinvolti in un’operazione di pagamento. Un accorto impiego degli attributi associabili all’identità digitale potrebbe consentire una notevole semplificazione della user experience del cittadino che interagisce (o che interagirà) con il WISP , il Wizard Interattivo di Scelta del PSP. Quali sono le interazioni tra SPID e pagoPA, nell’attesa di Italia Login

Boom del riciclaggio, strumenti informatici migliori per tracciare i flussi finanziari
di Giovambattista Palumbo, direttore Osservatorio Politiche fiscali Eurispes

Dalle indagini della Direzione Nazionale Antimafia, la Guardia di Finanza ha individuato centinaia di agenzie di money transfer abusive in piena attività. Si tratta di un vero e proprio “sistema bancario parallelo” o alternativo, che rischia di mettere in crisi anche quello legale. Ad esempio con l’operazione “Cian Ba”, la Guardia di Finanza ha intercettato un colossale sistema di riciclaggio di proventi derivanti da evasione fiscale che avrebbe dirottato in Cina 2,2 miliardi di Euro


Secondo gli ultimi dati diffusi da AgID, il 60,87% delle PA ha formalmente aderito al sistema (con alcune importanti mancanze, tra cui 6 Città Metropolitane e l’Agenzia delle Entrate), ma solo il 14,37% di queste sono enti attivi, cioè con almeno 1 servizio in esercizio. Ancora più critico il dato di utilizzo effettivo nella PAL: solo il 2,33% degli enti aderenti

In nome della tecnologia spesso si dimentica il concetto di semplicità e si chiede all’esercente lo sviluppo di interfacce specifiche per accettare un nuovo servizio di pagamento. In molti casi questo nuovo servizio pur migliorando (forse) user-experience obbliga l’esercente ad assumersi il costo del cambiamento e non risponde nemmeno alle sue esigenze

Come partecipare ai Cantieri

I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it

FPA Academy Premium

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Tra gli altri segnaliamo il 24 novembre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

Post – it

Riproponiamo dal nostro archivio

Da un punto di vista generale il disegno dell’Agenzia per l’Italia Digitale è lineare, ma i pagamenti sono ancora limitati. Quattro sono gli aspetti rilevanti: la frammentarietà del quadro attuale, la mancanza di una campagna di comunicazione efficace, la diffidenza rispetto agli strumenti, la limitatezza delle competenze digitali dell’utenza. Analizziamoli brevemente

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