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n° 19 del 10 dicembre 2016 |
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In primo piano
PNSD, alcuni nodi da sciogliere nel 2017
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione
Il 2017 si apre con un sistema in movimento e proiettato sul completamento dell’avvio delle azioni del PNSD, oltre che a riorientare quegli interventi che non hanno ancora raggiunto un impatto significativo. Ecco alcuni nodi da sciogliere
La formazione tra diritto e obbligo in un sistema educativo da migliorare
di Licia Cianfriglia, vicepresidente ANP
I risultati dell’indagine OCSE Pisa 2015 recentemente diffusi restituiscono l’immagine di un sistema educativo ancora in forte difficoltà, che non è in grado di fornire a tutti i ragazzi le stesse opportunità e non li aiuta ad appropriarsi delle competenze indispensabili per una cittadinanza attiva e responsabile. La scuola non può permettersi ulteriori battute di arresto. Ecco le priorità
Il PNSD può operare in modo sistemico al miglioramento delle competenze nel curricolo STEM fornendo linee di indirizzo ben precise, un quadro di riferimento operativo e di contenuti. Ecco gli spunti anche dal rapporto PISA
Le dimissioni del governo ci portano, inevitabilmente, a chiederci cosa resterà di questo periodo per la scuola italiana. Il problema non risiede tanto nelle azioni immaginate o, più semplicemente, aggiornate e messe a sistema. Tutte più o meno sensate e funzionali al design complessivo, quantunque in più di un caso, a causa della loro formulazione, portatrici di criticità. Il problema principale è stata la fretta, che notoriamente è cattiva consigliera, con cui si è cercato di attuarle
#ilnostroPNSD: ecco perché ho festeggiato il primo compleanno del PNSD
di Stefania Bassi, maestra ed animatrice digitale, Roma
Il PNSD ha compiuto da poco un anno: questo speciale compleanno è stato festeggiato in un luogo spettacolare, dove la bellezza del passato ha d’incanto illuminato la scuola del futuro. Ecco il racconto di un’animatrice digitale
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Come partecipare ai Cantieri
I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it
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FPA Academy Premium
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Post – it
Piano nazionale per la formazione insegnanti, come superare le resistenze
di Gabriele Benassi, docente, Bologna, membro del Servizio Marconi T.S.I. USR Emilia-Romagna
Il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti fornisce un quadro di sistema chiaro ed organizzato e sancisce una svolta culturale che è una opportunità preziosa di miglioramento. L’attuazione richiederà qualche sforzo in più. L’ultima leva utilizzabile sarà il rinnovo del contratto e la piena ricezione della formazione obbligatoria e permanente di ogni docente
Piano Scuola digitale, a che punto siamo. Miur: “65% delle azioni avviate, 500 mln investiti”
di Sabrina Bono, Miur, Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Un piano con tante azioni è intrinsecamente difficile da attuare, in quanto richiede attività di planning e scheduling notevoli, ed è quindi difficile da valutare in corsa. Ma la complessità è necessaria se si vuole innovare la scuola nel suo complesso, in quanto complesso è il sistema Scuola. Ecco il punto, dal ministero per il nostro sito
Scuola digitale, la rete delle community è la risposta al gap formativo
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione
Per le tante ambizioni del PNSD, diventa sempre più importante l’attivazione di community territoriali che permettano di costruire reti di esperienze partendo dai framework di competenza digitale e che consentano di velocizzare i percorsi di cambiamento. Un processo complesso che può avere successo solo se sviluppato collettivamente, capillarmente, in un approccio a rete
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Consigliati dagli altri cantieri
Emilia Romagna, “la nostra via per migliorare qualità del dato aperto e riutilizzo”
di Massimo Fustini, responsabile progetto Open Data Emilia-Romagna
Dal punto di osservazione privilegiato che si è costituito in Emilia-Romagna, si può ben vedere che l’Italia non è indietro sul tema “dati aperti”, in termini di quantità di dati prodotti, catalogati e interoperabili, ma c’è sicuramente un ampio margine di lavoro in termini di qualità, filiera di produzione e promozione e misurazione del riutilizzo
Il Comune di Lecce è l’Ente che ha esposto il maggior numero di servizi digitali accessibili da utenti muniti di credenziali SPID. I cittadini, dopo un’iniziale diffidenza e qualche perplessità, ne hanno compreso l’utilità e l’efficacia. Il messaggio che è arrivato è che non si stanno virtualizzando i servizi, ma si stanno semplificando i processi per adattarli alle esigenze dei cittadini
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Avviso agli innovatori
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