FPA, Cantieri della PA digitale | Spid, gli equivoci che mettono a rischio il progetto

I Cantieri della PA digitale

Cittadinanza digitale

Strumenti, servizi e modelli per un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni

In primo piano

Spid, gli equivoci che mettono a rischio il progetto
di Alessandro Osnaghi, Università di Pavia

Il rischio che errori concettuali e sistemici imposti per decreto nella implementazione della CIE possono ostacolare il successo di SPID, ad esempio l’idea di inserire nella CIE un riferimento alla identità digitale: questo complicherebbe enormemente le cose

Il finto Foia tradisce la Riforma PA: ecco perché non arrenderci

di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Nonostante il percorso partecipato che aveva portato associazioni e parlamentari ad un confronto sul merito fino all’introduzione del Foia nella legge delega di riforma della PA, nonostante la richiesta espressa da diverse associazioni, il processo di elaborazione è stato del tutto chiuso alla partecipazione


Nel 2014 nasce la campagna Disponibile! lanciata a Spoleto da Cittadinanzattiva per denunciare lo spreco di beni e aree abbandonate, promuovere attività di riduzione di tali situazioni e sostenere la mobilitazione dei cittadini in questo ambito

Sportello Unico dei Servizi della Regione Sardegna: ecco la roadmap
di Giampiero Mugheddu, Regione Sardegna

Il progetto mette gli utenti al centro, adottando una visione sempre più integrata e complessiva, al fine di fornire una maggiore personalizzazione del servizio: l’obiettivo è di avere la possibilità di offrire servizi “su misura’’ attraverso il canale più adatto a soddisfare le esigenze degli utenti


Gullo (Funzione Pubblica): “Ma il Cad non è una bacchetta magica”
di Elio Gullo, Dipartimento Funzione pubblica

Il CAD non è un elenco di progetti da attuare. Non lo era quello del 2005 e non dovrebbe esserlo nessuna norma di rango primario. Non può il CAD fornire indicazioni puntuali alle PA su nessun ambito, al più dovrebbe indicare “cosa” e non “come”

Speciale FPA
Le grandi firme commentano il CAD

Leggi il nostro dossier, dove 16 tra i maggiori esperti della materia analizzano i pro e i contro del nuovo codice della PA digitale. Tra gli altri: Elio Gullo (Funzione pubblica), Carlo Mochi Sismondi (FPA), Gianni Dominici (FPA), Mario Calderini (Polimi), Enrico Consolandi (Magistrato) e noti giuristi del digitale

Post-it

Spid, una rivoluzione che nasce incompresa: ecco un chiarimento

di Alessandro Osnaghi, Università di Pavia

SPID è forse il segnale di un cambiamento di approccio. Si tratta infatti di una soluzione di natura sistemica esclusivamente prodotta dalla cultura tecnica e sviluppata alla fine degli anni 2000, quando era ormai evidente il fallimento di tutte le precedenti iniziative intraprese in Italia nel campo dell’identity management.


Il modello sceglie di percorrere la strada dell’apertura, con la diffusione degli open data e l’apertura dei servizi tramite API, consentendo così alle imprese di sviluppare un’offerta sempre più personalizzata e basata sulle esigenze dei cittadini.

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FPA, Cantieri della PA digitale | Modello aperto per i servizi PA: da Agid un’opportunità per cittadini e imprese

I Cantieri della PA digitale

Cittadinanza digitale

Strumenti, servizi e modelli per un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni

In primo piano

Il modello sceglie di percorrere la strada dell’apertura, con la diffusione degli open data e l’apertura dei servizi tramite API, consentendo così alle imprese di sviluppare un’offerta sempre più personalizzata e basata sulle esigenze dei cittadini.


Spid, una rivoluzione che nasce incompresa: ecco un chiarimento

di Alessandro Osnaghi, Università di Pavia

SPID è forse il segnale di un cambiamento di approccio. Si tratta infatti di una soluzione di natura sistemica esclusivamente prodotta dalla cultura tecnica e sviluppata alla fine degli anni 2000, quando era ormai evidente il fallimento di tutte le precedenti iniziative intraprese in Italia nel campo dell’identity management.


“Sfiduciati” sulla strada del CAD: coinvolgiamo tutti gli stakeholder
di Flavia Marzano, presidente Stati Generali dell’Innovazione

Il processo di revisione del testo del nuovo CAD non è stato completamente trasparente, le modalità di revisione non sono state veramente aperte e condivise come richiederebbe il modello di amministrazione che tutti ormai consideriamo consolidato ovvero l’Open Government.

Nuovi modelli cercasi per disseminare la cittadinanza digitale
di Giuseppe Pirlo, Referente dell’Università di Bari per Agenda Digitale e Smart City

All’aumento dei servizi digitali online offerti dalle diverse PA locali bisogna far corrispondere la crescita delle opportunità di utilizzo reale dei servizi stessi da parte della popolazione e del sistema delle imprese locali, monitorando l’efficacia delle politiche adottate in termini di domanda e offerta.


Lo Spid crea “nuove rendita di posizione”, l’accusa di Assoprovider
di Dino Bortolotto, presidente Assoprovider

Lo Stato Italiano ha già investito per almeno una decina di anni nella diffusione di smartcard, ma invece di massimizzarne l’uso, attiva ora il servizio SPID, che sembra essere molto più funzionale alla creazione di nuove rendite di posizione per alcuni soggetti privati, piuttosto che per risolvere un problema agli utenti.

Post-it

La CIE dovrebbe essere solo uno strumento finalizzato alle esigenze di pubblica sicurezza, che nulla ha a che fare con le tematiche di e-government e della agenda digitale e abbandonare del tutto la attuale valenza di strumento di accesso ai servizi in rete. L’identità digitale secondo il modello SPID è invece una infrastruttura fondamentale e strategica proprio per la realizzazione dell’agenda digitale del paese.


Carta d’Identità Elettronica, il fattore chiave è la velocità di attuazione

di Giovanni Manca, esperto di dematerializzazione e sicurezza ICT – Advisory Board Anorc

E’ stato recentemente rilanciato dal Governo il nuovo progetto di Carta d’Identità Elettronica (CIE). Questa iniziativa è importante perché è urgente dotare il Paese di un documento di identità non cartaceo conforme agli standard di sicurezza del passaporto elettronico, anche a fronte degli scenari internazionali sulla sicurezza e l’immigrazione.

Consigliati dagli altri Cantieri

Per il documento basta un link: la rivoluzione promessa dal nuovo CAD
di Eugenio Prosperetti, avvocato, docente informatica giuridica LUISS “Guido Carli”

Con la riforma del CAD si rivede e ribalta il modo in cui la Pubblica Amministrazione comunica con cittadini e imprese, utilizzando formalità e procedure legate al supporto cartaceo. Il nuovo CAD, in sostanza, ridisegna e digitalizza il procedimento amministrativo.


La PA resta al centro del digitale, i servizi al cittadino sono un mito

di Alfonso Fuggetta, professore Ordinario di Informatica presso il Politecnico di Milano

La risposta al problema non è quella di offrire “nuovi servizi digitali” che replichino procedure esistenti, ma quella di non avere alcun servizio e gestire la circolarità delle informazioni tra le amministrazioni.

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FPA, Cantieri della PA digitale | Carta d’identità elettronica vs Spid, è la fine di un lungo equivoco

I Cantieri della PA digitale

Cittadinanza digitale

Strumenti, servizi e modelli per un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni

In primo piano

La CIE dovrebbe essere solo uno strumento finalizzato alle esigenze di pubblica sicurezza, che nulla ha a che fare con le tematiche di e-government e della agenda digitale e abbandonare del tutto la attuale valenza di strumento di accesso ai servizi in rete. L’identità digitale secondo il modello SPID è invece una infrastruttura fondamentale e strategica proprio per la realizzazione dell’agenda digitale del paese.


Carta d’Identità Elettronica, il fattore chiave è la velocità di attuazione

di Giovanni Manca, esperto di dematerializzazione e sicurezza ICT – Advisory Board Anorc

E’ stato recentemente rilanciato dal Governo il nuovo progetto di Carta d’Identità Elettronica (CIE). Questa iniziativa è importante perché è urgente dotare il Paese di un documento di identità non cartaceo conforme agli standard di sicurezza del passaporto elettronico, anche a fronte degli scenari internazionali sulla sicurezza e l’immigrazione.


I rischi di una cittadinanza senza cittadini
di Piero Dominici, docente Università di Perugia

Si continua a non considerare con la necessaria attenzione chi siano effettivamente i cittadini/destinatari di servizi, politiche e strategie che, al di là di tecnologie, piattaforme e pubbliche dichiarazioni d’intenti, continuano ad essere sostanzialmente “calate dall’alto“.

Ecco perché il monitoraggio civico è il paradigma della cittadinanza digitale
di Angelo Alù, Accesso Civico

Nella cosiddetta “era dell’accesso”, la disponibilità delle risorse digitali esistenti può rappresentare una straordinaria occasione per valorizzare la cittadinanza digitale, nella prospettiva di realizzare un modello comunicativo bidirezionale, interattivo e dinamico, funzionale a stimolare la partecipazione dei cittadini, in maniera tale da garantire un efficace e costante controllo sull’operato della PA.


Reggio Calabria torna sulla pista dell’innovazione: coinvolgendo i cittadini
di Agata Quattrone, assessore Smart City, Reggio Calabria

Abbiamo programmato il “salto tecnologico” dell’ente adottando il Piano di Informatizzazione Comunale, cogliendo l’opportunità di questo adempimento, obbligatorio per legge,ma soprattutto necessario per programmare gli interventi in termini di Agenda Digitale nel prossimo triennio. Una visione strategica chiara e partecipata sarà anche condizione premiante per l’accesso ai Programmi di finanziamento 2014-2020.

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FPA, Cantieri della PA digitale | Commissione europea: “Le prossime tappe di eIDAS, per un vero mercato unico digitale”

I Cantieri della PA digitale

Cittadinanza digitale

Strumenti, servizi e modelli per un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni

In primo piano

Commissione europea: “Le prossime tappe di eIDAS, per un vero mercato unico digitale”
di Roberto Viola, Direttore e Andrea Servida, Capo task force eIDAS, DG Connect, Commissione Europea

Con il regolamento eIDAS, gli atti esecutivi, gli standard e l’infrastruttura d’interoperabilità l’Europa si è dotata, prima ed unica macro regione nel mondo, di un quadro legale e tecnologico completo per l’identificazione elettronica e servizi fiduciari. Qui l’Europa è indubbiamente leader anche per quanto riguarda la tecnologia, l’innovazione e i servizi. Ma quali sono le prossime tappe per fruire pienamente del quadro eIDAS?


Parte la corsa per diffondere l’identità digitale: la roadmap e le sfide 2016

di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

La sfida che si presenta è quella legata alla rapidità con cui le amministrazioni aderiranno a SPID e quindi quanto velocemente saranno resi accessibili, attraverso le identità digitali rilasciate ai cittadini, tutti i servizi delle pubbliche amministrazioni. Si inizierà con le amministrazioni già coinvolte nella prima fase del progetto grazie alle quali saranno oltre 300 i servizi online della PA accessibili.


Verso il Fascicolo Digitale del Cittadino: ecco come (e a che servirà)
di Roberto Moriondo, Rappresentante delle Regioni nel Comitato di indirizzo Agenzia per l’Italia Digitale

La Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha indicato nel fascicolo digitale del cittadino una delle quattro azioni leader indispensabili per attuare le agende digitali dello stato e delle regioni. In questi giorni le stessa ha ribadito in modo unitario alla Funzione Pubblica, la richiesta di lavorare in collaborazione con tutte le amministrazioni interessate all’interno del PON sul fascicolo digitale del cittadino.

Diritto di Accesso Civico: un concetto che cambierà la trasparenza PA
di Angelo Alù, Generazione Ypsilon

Secondo autorevole dottrina l’accesso civico configura un’inedita e peculiare azione popolare correttiva che consente di perseguire, entro i limiti degli obblighi di pubblicazione sanciti dalla legge, una finalità di controllo democratico generalizzato e diffuso sull’amministrazione, tutelando l’interesse generale alla pubblicità dell’azione amministrativa, nella prospettiva di assicurare la conoscibilità di documenti, dati e informazioni pubbliche.


Cittadini competenti digitali: il modello DIGCOMP
di Sandra Troia, cittadinanzadigitale.eu

L’intento dichiarato di questo lavoro, che ha generato prodotti di grande interesse come la griglia di autovalutazione e il quadro di riferimento delle competenze digitali, è quello di contribuire alla comprensione dello sviluppo della competenza digitale in Europa e fissare descrittori esaustivi della competenza digitale.

Consigliati dagli altri cantieri

Aumentano i fondi (150 mln), ma non basta: competenze al palo
di Enrico Consolandi, magistrato, tribunale di Milano e Andrea Rossetti, Università degli Studi di Milano-BicoccaA causa del blocco delle assunzioni degli addetti e di applicazioni esterne, il numero di tecnici e del personale dedicato è rimasto costante negli anni rispetto a una mole di lavoro aumentata in maniera esponenziale; il rischio è quello di una esternalizzazione dei servizi, che mette dati personali e sensibili dei cittadini nelle mani di società private.


Al via la nuova Direttiva sui servizi di pagamento, ecco i fronti aperti per le PA
di Eugenio Prosperetti, avvocato e docente presso la LUISS di Roma

Nel 2016 in Italia inizierà il percorso di attuazione della c.d. PSD2, demandata a un tavolo cui siederanno tutte le istituzioni aventi competenza al riguardo. La Direttiva consente ai prestatori di servizi di pagamento di porsi come intermediari tra la banca e l’utente che vuol pagare, facendosi carico dell’accesso al conto corrente e gestendo, per conto dell’utente pagatore, l’ordine di pagamento.

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FPA, Cantieri della PA digitale | Barberis: “Un ecosistema digitale per progettare il presente: la strategia del Governo”

I Cantieri della PA digitale

Cittadinanza digitale

Strumenti, servizi e modelli per un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni

In primo piano

Barberis: “Un ecosistema digitale per progettare il presente: la strategia del Governo”
di Paolo Barberis, Consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio

Pensare al digitale italiano significa innanzitutto compiere una rivoluzione copernicana, non si tratta di normare l’esistente, riformare il già in atto, ma di progettare il futuro, rendere il web pubblico attraente sia per gli utenti che per chi in questo momento preferisce andare a lavorare per il privato e invece potrebbe essere una grande risorsa.


La rivoluzione del nuovo Cad verso servizi paneuropei: le PA italiane non sono pronte

di Eugenio Prosperetti, avvocato

Prossimamente, quando il sistema SPID sarà – come è probabile che sia – notificato alla Commissione Europea quale sistema di identificazione conforme alle regole eIDAS, l’identità digitale italiana ci aprirà le porte dei servizi, pubblici e privati che, negli altri paesi europei saranno accessibili mediante strumenti di identità digitale pubblici.


Un nuovo senso alla parola cittadinanza: la lezione dell’IGF brasiliano
di Stefano Trumpy, presidente Internet Society ITALIA

In occasione dell’Internet Governance Forum, organizzato dalle Nazioni Unite, svoltosi a Joao Pessoa in Brasile dal 9 ai 13 novembre si è tenuta una sessione molto densa di incontri tra la delegazione italiana e i nostri colleghi del Brasile per discutere e commentare sulla collaborazione esistente da tempo tra Italia e Brasile sul tema dei diritti in Internet e fare proposte per il prossimo futuro.

Una Corporate Social Responsibility per gli Enti Pubblici: ecco come, in quattro punti
di Dino Maurizio, presidente Informatici Senza Frontiere

Se chiediamo agli enti pubblici, i comuni in primis, se hanno mai pensato ad iniziative di CSR relative al loro ente, probabilmente ci prendono per fuori di testa, ma proviamo a vedere quali sono gli obiettivi a cui la CSR mira e a chiederci se qualcuno di essi non abbia senso anche per un ente pubblico.


Se la Riforma PA trascura il ruolo attivo dei cittadini: le sfida della partecipazione
di Elio Rosati, Cittadinanzattiva

L’introduzione nel nostro ordinamento della Legge 7 agosto 2015, n. 124 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche apre allo sviluppo della cittadinanza digitale nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. E’ necessario focalizzare alcune questioni che non possono essere dimenticate.


Puntini

di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

 

Dicembre è il mese in cui ci si attende la partenza operativa dei primi provider di identità digitali nell’ambito dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), e delle sperimentazioni sull’Anagrafe Unica della Popolazione Residente. Due pilastri per costruire il quadro tecnico che rende possibile la cittadinanza digitale.

Editoriale

PA digitale. What else?
di Alessandro Longo e Carlo Mochi Sismondi
Avremo la capacità, come sistema Paese, di viaggiare coesi verso un sviluppo allineato a quello delle altre economie a noi vicine? Le incertezze non riguardano ora né la governance generale né le
risorse utilizzabili, ma la presenza in Italia di un ecosistema coerente e coeso per il cambiamento. Non abbiamo i manuali d’uso che tengano il timone dritto sulla rotta. Ecco perché FPA dà vita all’iniziativa, “Cantieri della PA digitale”, da oggi alla base della futura attività della società e della programmazione del FORUM PA di maggio. Abbiamo un’ambizione: contribuire ad un deciso miglioramento qualitativo e quantitativo dei risultati dell’azione dell’amministrazione pubblica.

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