I dati per migliorare le politiche pubbliche, alcuni esempi e opportunità


Testata FPA

n°26 del 17 dicembre 2016

In primo piano

In Italia ci sono diverse realtà solide e importanti che stanno investendo e operando con successo nel “mondo dei dati”, ma avere una infrastruttura dati (e utilizzarla) significa tra le altre cose anche avere la possibilità di monitorare più agevolmente il funzionamento di tanti aspetti della PA e per misurare meglio tanti fenomeni di interesse strategico per il Paese

Microdati, per conoscere (e migliorare) i territori: una risorsa sottovalutata
di Paolo Testa, Capo Area Studi e Ricerche Anci Responsabile Osservatorio Nazionale Smart City Anci, ICity Lab 2016

Internet delle cose, sensoristica, comunicazione M2M: tutti questi strumenti, logiche e paradigmi, attraverso i big data, stanno già investendo come un diluvio le amministrazioni, ma solo in casi molto rari si è in grado di sfruttare a pieno queste risorse. Eppure i dati, la loro analisi, la loro comprensione aiuterebbero le città ad alzare un po’ lo sguardo oltre il traguardo della giornata, del mese o, al massimo, del mandato del sindaco

di Ciro Spataro, Unità Organizzativa Innovazione, Pubblicazione e Open Data dell’Area Innovazione Tecnologica, Comune di Palermo

La sicurezza degli edifici scolastici è l’argomento cardine del progetto Open School Data, ideato nell’ambito del bando Miur sui Curricoli digitali, per sensibilizzare il più possibile la realizzazione di attività di raccolta dati e informazione sulla sicurezza nelle scuole


Il mare una risorsa da valorizzare grazie agli open data satellitari
di Massimo Zotti, Head of Government & Security SBU

Disponibili per il download dallo Scientific Data Hub dell’Agenzia Spaziale Europea, tutti i dati delle missioni Sentinel possono essere scaricati ed utilizzati liberamente: una straordinaria risorsa informativa per aiutare l’Italia ad attuare con successo le politiche europee di salvaguardia delle aree costiere e contribuire alla crescita economica del Paese

Internet delle Cose, scenari da incubo se perdiamo il controllo sui dati
di Antonio Vetrò, Direttore della Ricerca del Centro Nexa su Internet & Società e Francesco Ruggiero, Responsabile della Comunicazione del Centro Nexa su Internet & Società

L’IoT, ha spiegato Monica A. Senor nel corso della Conferenza Nexa ‘Internet delle Cose: Inferno o Paradiso?’, si basa su un principio di trattamento esteso di dati, ed è strettamente connesso alla concezione di pervasività e onnipresenza. Essenziale un’adeguata regolamentazione della sicurezza informatica delle Cose connesse

Come partecipare ai Cantieri

I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it

Avviso agli innovatori

La Redazione di Cantieri accoglie con interesse proposte di articoli, interviste e casi studio che possano essere pubblicati sui nostri canali tematici. Scrivete a redazione.cantieri@forumpa.it

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Dati e cloud, la via delle PA locali per migliorare la vita di cittadini e imprese


Testata FPA

n°25 del 3 dicembre 2016

In primo piano

Cara PA, impara a profilarci come fa Google: per offrirci servizi migliori
di Paolo Pellegrini, Senior Advisor e Responsabile practice data-driven innovation – P4I

Ogni pubblica amministrazione dovrebbe essere in grado di arrivare a conoscere profondamente il cittadino e il contesto in cui lui si muove, al fine di prendere decisioni migliori e di farlo più velocemente. Ciò è possibile grazie anche al Cognitive Computing de al Machine Learning che potranno consentire alla PA di sfruttare gli incalcolabili benefici dei Big Data a livello di efficienza ed efficacia

Emilia Romagna, “la nostra via per migliorare qualità del dato aperto e riutilizzo”
di Massimo Fustini, responsabile progetto Open Data Emilia-Romagna

Dal punto di osservazione privilegiato che si è costituito in Emilia-Romagna, si può ben vedere che l’Italia non è indietro sul tema “dati aperti”, in termini di quantità di dati prodotti, catalogati e interoperabili, ma c’è sicuramente un ampio margine di lavoro in termini di qualità, filiera di produzione e promozione e misurazione del riutilizzo

di Ludovica Carla Ferrari, assessore del Comune di Modena con deleghe a Sistemi informatici e Smart city

Per la Pubblica Amministrazione modenese la Control Room della PA è un’applicazione basilare per monitorare i processi, per competere in efficienza con gli enti locali più avanzati d’Europa, per risparmiare tempo, e soprattutto per generare analisi e data set che siano un supporto conoscitivo formidabile per il decisore politico e per i cittadini


Un comune a disposizione dei cittadini H24, con i servizi disponibili su Pc, smartphone e tablet, e accessibili tramite SPID. Dati disponibili in formato open e riutilizzabili per aiutare le imprese nella ripresa economica. Una particolare attenzione anche alla tecnologia cloud. Tutto questo è il comune 3.0

Puntini

Rapporto ICityLab 2016.Una PA che mette al centro il bene del cittadino è un fattore determinante per lo sviluppo del Paese. Ma per creare città intelligenti imprese, stakeholder, cittadini e politica devono fare sistema senza campanilismi di sorta

Come partecipare ai Cantieri

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Open gov e open data, che cosa manca per il trionfo della trasparenza


Testata FPA

n°24 del 19 novembre 2016

In primo piano

I dati aperti ora disponibili sono sempre di più, ma aprire i dati senza accompagnarli ad una strategia che cerchi di fare leva anche su variabili quali trasparenza e sviluppo economico rischia di creare cattedrali nel deserto

Enti Locali e trasparenza: un forte impulso dal terzo Piano d’azione Open Government
di Laura Vergani, Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano

La totalità dei comuni italiani ha predisposto la sezione ‘trasparenza’ all’interno del proprio sito web, ma la situazione cambia e di molto, se si indaga sui contenuti e sulle modalità di pubblicazione. Il terzo Action Plan OGP italiano pone quindi tra i suoi obiettivi quello di uniformare le modalità di rappresentazione dei documenti, delle informazioni e dei dati degli enti pubblici

di Alessandra Talarico

Le premesse per fare bene e per cominciare a scardinare paradigmi ormai insostenibili nell’ambito della trasparenza ci sono. È però evidente che la strada da fare per raggiungere un’amministrazione (più) trasparente e per diffondere la cultura degli ‘open data’ e il loro valore, è ancora lunga. Un punto di partenza arriva dalla versione definitiva del Terzo Piano di Azione Open Government nell’ambito dell’Open Government Partnership


Lo European Data Portal a un anno dal lancio: verso una PA data driven
di Francesca Gleria, Community Open Data Trentino

Lo European Data Portal è uno tra gli strumenti che maggiormente mostra concretamente il concetto di ‘European Digital Single Market’. Uno strumento in grado di fare “cultura del dato ai quattro angoli d’Europa” indicando ai diversi attori europei le condizioni di base, non prescindibili, per costruire, con i dati di ogni singola amministrazione

Come partecipare ai Cantieri

I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it

FPA Academy Premium

In programma il 6 dicembre ore 12.00, il webinar intende approfondire la figura nuova del DPO, di inquadrarne le funzioni e i compiti, di approfondirne le competenze specifiche richieste e le relazioni con le altre figure previste dalla normativa sulla privacy, nonché di illustrare le modalità di individuazione del DPO all’interno o all’esterno dell’organizzazione

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Tra questi segnaliamo il 24 novembre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

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Data as a common: i dati per lo sviluppo di nuove imprese e la sharing economy


Testata FPA

n°23 del 5 novembre 2016

In primo piano

Economia collaborativa: i dati aperti oltre la retorica della trasparenza
di Davide Arcidiacono, ricercatore in Sociologia Economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Giuseppe Reale, esperto in analisi comparativa delle strategie Open Data

La relazione tra Open Data ed Economia collaborativa. A Shareitaly 2016 un momento di riflessione per conoscere impatto e potenzialità economiche e sociali del nuovo paradigma dello sharing

A scuola di open gov, per una nuova cittadinanza
di Ilaria Vitellio, Ceo di Mappina & CityOpenSource

Open Government Partnership di Parigi e la scuola Civico Tech di Napoli segnano due momenti importanti nel percorso verso una cittadinanza participativa

di Milly Tucci, Stati Generali dell’Innovazione e Digital Champions

Ecco il percorso che a lottato la città calabrese a farsi pioniera

Come partecipare ai Cantieri

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#ICityLab16

È on line il quinto Rapporto targato FPA sulle città intelligenti italiane

Vi proponiamo in appendice le testimonianze dei protagonisti di questa quinta edizione, i loro punti di vista, la loro visione della città innovativa.Diversi i temi emersi: dalla valorizzazione del dato alla necessità di sostenere un governo delle comunità, dalla georeferenziazione del dato alla ridefinizione delle aree territoriali in attuazione della “legge Delrio”

FPA Academy Premium

In programma il 6 dicembre ore 12.00, il webinar intende approfondire la figura nuova del DPO, di inquadrarne le funzioni e i compiti, di approfondirne le competenze specifiche richieste e le relazioni con le altre figure previste dalla normativa sulla privacy, nonché di illustrare le modalità di individuazione del DPO all’interno o all’esterno dell’organizzazione

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Tra questi segnaliamo il 24 novembre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

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Open Data in Europa, ancora profonde differenze


Testata FPA

n°22 del 22 ottobre 2016

In primo piano

Open Data in Europa, ancora profonde differenze
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

La rilevazione Open Data Maturity in Europe 2016 evidenzia come siano aumentati in modo significativo i paesi che hanno adottato una specifica politica di open data nell’ultimo anno come ci sia anchechiaro aumento degli impatti politici economici e sociali dell’open data nella maggior parte dei Paesi UE, anche se persistono profonde differenze da Paese all’altro

Open data e acquisti della PA: un primo passo verso la trasparenza
di Patrizia Cannuli, Consip, Direzione Programma Razionalizzazione Acquisti PA

Nel nuovo portale dati.consip.it sono disponibili in formato aperto informazioni e dati relativi alla spesa pubblica per beni e servizi realizzata tramite gli strumenti di acquisto della piattaforma di e-procurement MEF/Consip

di Flavia Marzano, Assessora a Roma Semplice, Roma Capitale

Roma rende i bilanci comprensibili ai cittadini, ma Open bilancio è solo un tassello di una strategia più ampia che vuole rendere il Campidoglio “una casa di vetro”


Piano di azione Open Government: la partecipazione è da rafforzare
di Ugo Bonelli, Stati Generali dell’Innovazione

E’ iniziata l’attuazione delle azioni del III° Piano Italiano OGP, e in particolare con l’Agenda Nazionale partecipata per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico. Ecco a che punto siamo e cosa chiede la Società civile


I dati culturali per un riuso creativo e sostenibile
di Alessandra Donnini, Istituto Italiano Open Data

ArcheoArte è un progetto che importa gli open data di ICCD, cercando il connubio tra conoscenza, stimolo delle comunità, generazione di valore economico e sociale collegato al riuso creativo e sostenibile

Come partecipare ai Cantieri

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Eventi

Obiettivo Comunweb: ottimizzare le risorse, generare valore

Il 25 ottobre ore 9.30, presso il Palazzo della Provincia Autonoma di Trento, verranno presentati i risultati del Report di ricerca FPA “OBIETTIVO COMUNWEB: ottimizzare le risorse, generare valore. Da progetto tecnologico a modello di piattaforma territoriale”

#ICityLab16

Milano, Bologna e Venezia sul podio delle Smart City. ICityRate 2016 fotografa un’Italia ancora spaccata in due, ma con il Sud che si muove grazie al capitale umano. Città metropolitane: a nord hub che connettono il tessuto circostante, al sud isole non polarizzanti

I videoclip di ICity Lab 2016
di redazione FPA

Si è appena chiusa l’edizione ICity Lab 2016, l’evento che ha registrato la presenza di un vasto pubblico. Vi proponiamo brevi pillole di 3 minuti ciascuna, in cui abbiamo provato a condensare l’entusiasmo dei presenti

FPA Academy Premium

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Tra questi segnaliamo il 24 novembre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

Post-it

Milano aperta e trasparente: un piano d’azione da condividere
di Lorenzo Lipparini, assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data, Comune di Milano

L’innovazione è il risultato di due dimensioni: quella tecnologica, per l’ottimizzazione dei processi e per l’implementazione della qualità dei dati, e quella culturale, utile ad agevolare i processi partecipativi. Ecco come l’Assessorato diventa un collante tra queste dimensioni

A fronte della crescente percezione di rischi ambientali e terroristici, la resilient city sta rapidamente diventando the new smart city. Ecco perché la resilienza ha occupato il tavolo dei lavori di ICityLab (20-21 ottobre), la due giorni bolognese che FPA dedica alle città intelligenti e ai flussi di dati che le caratterizzano

Consigliati dagli altri cantieri

Il cambiamento culturale necessario alla pubblica amministrazione
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

L’approvazione del nuovo CAD e la progressiva definizione dell’architettura per l’IT delle PA pongono degli elementi di innovazione profonda, prima di tutto culturale, e che richiedono dei cambiamenti culturali all’interno della pubblica amministrazione

Datacenter pubblici, le sfide di Piacentini
di Luca Rea, Fondazione Ugo Bordoni

I vantaggi della centralizzazione sono il vero punto di partenza per il rilancio del comparto ICT della pubblica amministrazione; la centralizzazione dei servizi, tuttavia, deve essere accompagnata da uno snellimento delle regole tecniche e più in generale da una nuova cornice normativa

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Focus IcityLab 2016: la comunità governa il proprio futuro, il ruolo dei dati


Testata FPA

n°21 dell’8 ottobre 2016

In primo piano

A fronte della crescente percezione di rischi ambientali e terroristici, la resilient city sta rapidamente diventando the new smart city. Ecco perché la resilienza occupa il tavolo dei lavori di ICityLab (20-21 ottobre), la due giorni bolognese che FPA dedica alle città intelligenti e ai flussi di dati che le caratterizzano

Informazioni, dati e conoscenza per il governo delle città
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

Uno dei punti fondamentali (e meno frequentato) nelle linee programmatiche delle amministrazioni è come far sì che il governo delle città si basi su un continuo uso e una continua elaborazione del patrimonio informativo che la macchina amministrativa, il sistema economico e la popolazione stessa producono. E questo è anche il tema di una delle sessioni della plenaria di apertura di ICityLab

di Gianluigi Cogo, responsabile coordinamento azioni regionali in ambito di internet of thing, big data e smartness

Poiché è buono e giusto farsi condizionare dal mondo consumer, proviamo a comprendere alcune influenze positive e la loro applicabilità pratica nell’ambito dell’ecosistema dei dati e in particolar modo nella Pubblica Amministrazione


Milano aperta e trasparente: un piano d’azione da condividere
di Lorenzo Lipparini, assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data, Comune di Milano

L’innovazione è il risultato di due dimensioni: quella tecnologica, per l’ottimizzazione dei processi e per l’implementazione della qualità dei dati, e quella culturale, utile ad agevolare i processi partecipativi. Ecco come l’Assessorato diventa un collante tra queste dimensioni: il piano dell’Assessore Lipparini che sarà presente a IcityLab


Opendatagiustizia.it: conoscere la giustizia attraverso i dati
di Arianna Toniolo, componente di Agenda Digitale Giustizia, esperta di organizzazione giudiziaria

Opendatagiustizia.it è una iniziativa data-driven con l’obiettivo di porre il tema dell’apertura dei dati anche nel sistema Giustizia, un progetto per conoscere lo stato del Paese attraverso la raccolta, l’analisi e la divulgazione dei dati del sistema giudiziario italiano, aperto al contributo di tutti

Puntini

L’importanza del PON Metro deriva non soltanto dalla quantità di risorse disponibili ma dalla metodologia utilizzata, che ha visto una stretta “co-progettazione strategica” tra l’Autorità di Gestione e le Autorità Urbane e che ne fa il luogo privilegiato nel quale discutere ed elaborare una policy nazionale sull’Agenda Urbana

Come partecipare ai Cantieri

I referenti delle PA interessate ad aderire all’iniziativa possono sottoporre la candidatura al comitato scientifico, cantieripadigitale@forumpa.it. Le aziende possono richiedere informazioni alla Direzione Marketing Strategico di FPA, commerciale@forumpa.it

ICityLab ( 20 – 21 ottobre, Bologna)

Conoscere, collaborare e realizzare nelle città dei dati
Presentazione dei risultati di ICity Rate 2016
20 ottobre 2016 ore 10.00 – Bologna

L’evento sarà l’occasione per un confronto con Governo, Amministrazioni locali e aziende più innovative per rilanciare una visione strategica ed un piano di interventi e investimenti dedicati alle Smart City


IOT alla base della PA 4.0
20 ottobre 2016 ore 11.30 – Bologna

Le pubbliche amministrazioni attraverso i servizi afferenti al trasporto locale, alla mobilità, all’energia, ai servizi di identità e di pagamento, possono sfruttare le potenzialità di questo filone di innovazione, per semplificare ed agevolare i rapporti con i cittadini e le imprese


Big Data & Analytics – tecnologie ed esperienze a supporto delle politiche territoriali
20 ottobre 2016 ore 11.30 – Bologna

La disponibilità di dati trasformate in informazioni chiare e dinamiche, rappresenta una incredibile opportunità che può essere declinata dagli stessi Amministratori, per razionalizzare la spesa dell’ente pubblico, ed indirizzare i fondi di spesa sulla progettazione di nuovi servizi e migliorare quelli esistenti


La smart city del PON Metro 14-20: agenda digitale, sostenibilità urbana e inclusione sociale
20 ottobre 2016 ore 15.30 – Bologna

Il workshop si propone come momento di incontro tra tutti gli attori coinvolti, Autorità di Gestione del Programma, Autorità Cittadine, esperti dei territori, comunicando quanto si sta facendo per raggiungere gli obiettivi programmati


Efficienza energetica e riduzione dei consumi: dati e informazioni per lo sviluppo sostenibile delle città
20 ottobre 2016 ore 15.30 – Bologna

Obiettivo della sessione è quella di confrontare le migliori esperienze a livello locale e le soluzioni aziendali che maggiormente offrono una gestione integrata dei problemi energetici delle città


Homeland Security: sistemi, metodi e strumenti per la Security e il Crisis Management
21 ottobre 2016 ore 10.00 – Bologna

Il crescendo delle minacce cibernetiche rende necessario definire e mettere in pratica un sistema di governo della sicurezza basato su di un processo di analisi e gestione dei rischi che integri soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche


Intelligent Transportation System: la mobilità nella città intelligente
21 ottobre 2016 ore 12.00 – Bologna

La sessione intende animare un confronto tra le diverse realtà italiane che stanno sviluppando sistemi all’avanguardia che utilizzano tecnologie e modalità specifiche per affrontare i problemi singolarmente o in un’ottica integrata


Garantire la sicurezza del territorio: verso una città resiliente
21 ottobre 2016 ore 15.30 – Bologna

E’ difficile affrontare il tema delle smart city senza mettere al centro il tema della sicurezza delle nostre città, anche alla luce dei drammatici eventi di Amatrice. Per una città sostenibile e sicura è necessario rimettere al centro il tema della resilienza e dei modelli operativi in grado di applicarne i principi nello sviluppo e nella gestione delle nostre città

FPA Academy Premium

Si arricchisce di nuove academy il programma di formazione FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario fitto di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti. Si inizia il 24 ottobre ore 12.00 “Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l’offerta ICT” con Carlo Mochi Sismondi

Post-it

Le linee guida AgID sono uno strumento utile, ben scritto e che raccoglie bene quanto di meglio si è fatto in questi anni nel nostro Paese. Bisogna costruire adesso però un modello di collaborazione a rete fra i vari nodi della PA

Convertire l’amministrazione agli Open Data: istruzioni per l’uso
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

In modo complementare alla checklist proposta dalle linee guida AgID per un programma Open Data, ecco alcuni spunti per l’impostazione, soprattutto nell’ambito delle PA locali

Consigliati dagli altri cantieri

La Commissione Salute del Senato pone due ordini di problemi: la mancanza – a livello centrale – di un quadro complessivo aggiornato rispetto al tema (un assessment delle tecnologie dispiegate e del loro livello di compliance) e di una cornice normativa altrettanto aggiornata rispetto all’evoluzione tecnologica raggiunta. Ne parliamo con la senatrice Dirindin

Archivi digitali, ognuno per sé e l’interoperabilità è una chimera
di Cristina Palumbo, coordinatore struttura stabile archivio e protocollo, Regione Friuli Venezia Giulia

In seguito alla graduale chiusura delle Province e del conseguente passaggio di competenze alla Regione, si è verificato un problema su come gestire gli archivi digitali “ereditati”. Soprattutto perché ogni ente ha formato e conservato secondo proprie logiche non sono necessariamente condivise, condivisibili o comprensibili a chi debba prendersene carico. Sarebbe estremamente utile poter individuare un interlocutore istituzionale che fosse in grado di dare pareri e indicazioni

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Forumpa.it | Open Data, la chiave è la collaborazione


Testata FPA

n°20 del 24 settembre 2016

In primo piano

Open data satellitari (e non solo) a supporto delle emergenze
di Massimo Zotti, Planetek Italia – Istituto Italiano Open Data

Nelle difficili giornate seguite al terremoto del centro Italia è emersa chiaramente l’importanza di disporre di informazioni geografiche sulle aree colpite in maniera tempestiva e con licenze che non ne limitino l’utilizzo. Ecco alcune considerazioni e spunti


Open Data per il trasporto pubblico: l’importanza dello standard GTFS
di Francesco Paolo Paolicelli, esperto Open Data

Le città devono abbandonare la gelosia sui propri dati e aprirli. Ecco un esempio utile a creare la consapevolezza che i dati aperti non sono per gli addetti ai lavori, ma impattano sulla qualità della vita e sulla civiltà di una nazione e di una città

di Ciro Spataro, Open Data Sicilia

Opendatasicilia non è una community di soli siciliani, è una community che parte da quei siciliani che vogliono realizzare sogni, progetti e azioni sui dati insieme a individui di ogni parte d’Italia e può essere modello e punto di riferimento di contaminazione culturale


Le linee guida AgID sono uno strumento utile, ben scritto e che raccoglie bene quanto di meglio si è fatto in questi anni nel nostro Paese. Bisogna costruire adesso però un modello di collaborazione a rete fra i vari nodi della PA

Convertire l’amministrazione agli Open Data: istruzioni per l’uso
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

In modo complementare alla checklist proposta dalle linee guida AgID per un programma Open Data, ecco alcuni spunti per l’impostazione, soprattutto nell’ambito delle PA locali

ICityLab ( 20 – 21 ottobre, Bologna)

Ottobre si avvicina e con esso il momento dell’anno in cui ci incontriamo a Bologna per fare il punto sul tema delle città. Dopo quattro edizioni di Smart City Exhibition, quest’anno cambiamo sostanzialmente format e programma, focalizzandoci sugli strumenti di analisi e governance degli ecosistemi urbani. Una sorta di spin off interno per cui quella che prima era una linea di lavoro che avevamo chiamato ICityLab cresce e diventa il tema principale fino a dare il titolo all’intera Manifestazione


Conoscere, collaborare e realizzare nelle città dei dati
Presentazione dei risultati di ICity Rate 2016
20 ottobre 2016 ore 10.00 – Bologna

L’evento sarà l’occasione per un confronto con Governo, Amministrazioni locali e aziende più innovative per rilanciare una visione strategica ed un piano di interventi e investimenti dedicati alle Smart City

Post-it

Linked Data e Semantica: un approccio per la collaborazione
di Riccardo Maria Grosso, metadata architect

Realizzare un’architettura che permetta la collaborazione tra la struttura Centrale e quella Locale è un obiettivo fondamentale. Ecco un’esperienza di creazione di un repository sulla parte PAL riutilizzando i risultati e le tecniche maturate a seguito del lavoro svolto sulla PAC.

Ecco come organizzarsi per gli open data Open Data
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

La proposta organizzativa contenuta nelle Linee Guida per gli open data, in consultazione pubblica, presenta delle limitazioni se si vuole realizzare un approccio organico sul tema dei dati, inclusi quelli geografici. Ecco le evoluzioni possibili

Speciale CAD

Inizia la fase attuativa, l’analisi di FPA e dei nostri esperti

Leggi il nostro dossier, 15 approfondimenti sulle principali novità introdotte dal nuovo codice dell’amministrazione digitale a firma dei nostri esperti. Tra gli altri Carlo Mochi Sismondi, Gianni Dominici, Sergio Boccadutri, Enrico Consolandi e Giusella Finocchiaro

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Forumpa.it | Una checklist per gli open data


Testata FPA

n°19 del 10 settembre 2016

In primo piano

Da AgID una checklist per gli open data
di Nello Iacono, Stati Generali Innovazione

Le Linee Guida sugli open data, da poco in consultazione pubblica, sono un’occasione per razionalizzare le azioni fondamentali richieste ad una PA per poter realizzare effettivamente un progetto Open Data


Realizzare un’architettura che permetta la collaborazione tra la struttura Centrale e quella Locale è un obiettivo fondamentale. Ecco un’esperienza di creazione di un repository sulla parte PAL riutilizzando i risultati e le tecniche maturate a seguito del lavoro svolto sulla PAC.

di Marco Gritti, Università di Torino, e Federico Morando, Società del Politecnico di Torino

Non sono pochi i casi in cui le pubbliche amministrazioni mancano di pubblicare i dati sulla tempestività dei pagamenti, nonostante il Decreto Trasparenza del 2013 lo sancisca come obbligo. Ecco un’indagine sui dati del Piemonte


Ecco come organizzarsi per gli open data Open Data
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Innovazione

La proposta organizzativa contenuta nelle Linee Guida per gli open data, in consultazione pubblica, presenta delle limitazioni se si vuole realizzare un approccio organico sul tema dei dati, inclusi quelli geografici. Ecco le evoluzioni possibili

Post-it

Open data, il cambiamento non si realizza a costo zero
di Francesca Gleria, Community Open Data Trentino

I dati ci sono, iniziano a essere utilizzati, ma manca ancora un piccolo investimento di risorse umane/competenze nelle PA per accompagnare e seguire in modo resiliente questo grande cambiamento epocale che stiamo vivendo

di Federico Morando, Fellow del Centro Nexa su Internet & Società, Politecnico di Torino

Sono ormai diversi i siti realizzati come siti piloti di applicazione delle linee guida di design, redatte dall’Agenzia per l’Italia Digitale, per la realizzazione dei siti istituzionali degli enti locali. Un’esperienza che potrebbe aprire la strada per il design dei siti open data


Perché abbiamo bisogno di un programma Open Data nazionale
di Vincenzo Patruno, Stati Generali dell’ Innovazione

Un “Programma Open Data Nazionale” andrebbe nella direzione di dare indicazioni precise agli enti locali su cosa pubblicare e come. Solo così si evita il rischio di pubblicare dati come attività spot

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Forumpa.it | Dati della Pa, l’innovazione manca di guida


Testata FPA

n° 18 del 27 agosto 2016
EDIZIONE ESTIVA, la redazione propone una selezione dei migliori articoli pubblicati finora per comprendere lo stato dell’arte in materia di data management

In primo piano

Dati della Pa, l’innovazione manca di guida
di Redazione

Manca un quadro strategico, ma sono presenti diverse esperienze di valore promosse dalle PA. Prima della pausa estiva facciamo il punto su quanto emerso dal dibattito aperto su queste pagine. Da settembre torneremo, seguendo anche come le principali pratiche nazionali potranno diventare riferimento e stimolo al cambiamento necessario

Stato dell’arte

di Vincenzo Patruno, Stati Generali dell’Innovazione

Un “Programma Open Data Nazionale” andrebbe nella direzione di dare indicazioni precise agli enti locali su cosa pubblicare e come. Solo così si evita il rischio di pubblicare dati come attività spot


Big Data satellitari che creano occupazione
di Massimo Zotti, Planetek Italia – Istituto Italiano Open Data

Quando i dati possono essere utilizzati per generare informazioni e conoscenza che qualcuno è disposto a pagare, nascono attività economiche che creano nuove opportunità di lavoro. E’ il caso dei (big) dati satellitari

di Salvatore Marras, responsabile ufficio per l’Innovazione digitale, FormezPA

Il concetto di e-leadership aiuta a definire il profilo di chi ha il compito di progettare e decidere sui processi di innovazione: un combinatore di risorse che coglie le opportunità che l’innovazione tecnologica offre e le sa calare con successo nel contesto organizzativo e amministrativo del settore pubblico


Perché si dice che i dati sono un debito
di Federico Morando, CEO di Synapta.it, Fellow del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino

Questo ragionamento sui dati è un sostanziale plagio del meme “code is a liability”, secondo il quale – a parità di funzionalità realizzate e problemi risolti – ogni riga aggiuntiva di codice è un debito, il cui servizio sarà pagato a caro prezzo. Una ricerca per le keyword “technical debt” può fornire ulteriori spunti

OpenCantieri: “ecco come stiamo aprendo i dati sulle opere pubbliche”
di Giovanni Menduni, docente del Politecnico di Milano e coordinatore del progetto OpenCantieri

I soggetti attuatori delle opere sono i più vari, ognuno gestisce i propri dati e contemporaneamente deve dare conto a parecchi soggetti che svolgono il monitoraggio, per questo la Direzione Generale Sistemi informativi e statistici del Ministero è impegnata in un lavoro continuo e paziente di collegamento


Istat, ecco la strategia sui Linked Open Data
di Stefano De Francisci e Monica Scannapieco, Istat

Avere un modello globale di condivisione, interoperabilità semantica e integrazione dei dati basato sui Linked Data favorisce gli sforzi necessari ad avere un modello globale per la rappresentazione e lo sfruttamento dei dati a disposizione in una organizzazione, aumentando il valore dell’informazione

Gli open data faticano a decollare: per la PA sono un “dovere morale”
di Maurizio Napolitano, Fondazione Bruno Kessler

L’open data, per come lo stiamo interpretando attualmente, sta facendo molta fatica a decollare. Il ruolo della PA è cruciale, perché fra i vari attori che possono offrire open data è quella a cui spetta un dovere morale. La pubblica amministrazione gestisce molti beni comuni e lo fa anche attraverso i dati, di conseguenza i dati sono a loro volta beni comuni

Qualità del dato open, ecco come aumentarla: l’utente al centro
di Antonio Vetrò, Direttore della Ricerca del Centro Nexa su Internet & Società e Marco Torchiano, Politecnico di Torino e Faculty Fellow del Centro Nexa

Lo sviluppo di una pipeline informatica per il controllo della qualità degli Open Data sulle caratteristiche di interesse più trasversale, può venire in aiuto a quelle Istituzioni –come i piccoli Comuni- che non hanno le risorse sufficienti per implementare un processo di controllo della qualità dei dati prima della loro apertura

Abbiamo chiesto ad esperti di open data di aiutarci a realizzare un quadro d’insieme dello stato degli open data in Italia. Ecco una sintesi delle valutazioni

Avviso agli innovatori

La Redazione di Cantieri accoglie con interesse proposte di articoli, interviste e casi studio che possano essere pubblicati sui nostri canali tematici. Scrivete a redazione.cantieri@forumpa.it

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Forumpa.it | Dati, la sfida del passaggio alla maturità


Testata FPA

n° 17 del 30 luglio 2016

In primo piano

Morando: “Linee guida Agid per rilanciare gli Open Data, ecco come”
di Federico Morando, Fellow del Centro Nexa su Internet & Società, Politecnico di Torino

Sono ormai diversi i siti realizzati come siti piloti di applicazione delle linee guida di design, redatte dall’Agenzia per l’Italia Digitale, per la realizzazione dei siti istituzionali degli enti locali. Un’esperienza che potrebbe aprire la strada per il design dei siti open data


Ecco come fare buoni dati aperti
di Salvatore Marras, FormezPA, responsabile ufficio per l’Innovazione digitale
La spinta e l’interesse sui dati aperti in Italia è ancora vivo, nonostante siano oggi altri temi a fare i titoli delle notizie sul digitale. C’è stato, sicuramente, un cambio di marcia, ma le iniziative di interesse sono molteplici e da valorizzare

di Francesca Gleria, Community Open Data Trentino

I dati ci sono, iniziano a essere utilizzati, ma manca ancora un piccolo investimento di risorse umane/competenze nelle PA per accompagnare e seguire in modo resiliente questo grande cambiamento epocale che stiamo vivendo


La formazione elemento chiave per gli Open Data, l’esperienza ISPRA
di Marco Pennacchi ed Elio Giulianelli, ISPRA
Con i rischi attuali di “monopolio” sui dati della multinazionali, la strada maestra è quella degli open data, dove manca ancora però un serio programma nazionale Open Data, insieme all’attivazione di processi formativi per i dirigenti e i professionisti IT, dando alla pubblicazione degli Open Data un specifico ruolo istituzionale

Informazioni sui trasporti, con gli open data tutto è in discesa
di Ciro Spataro, Unità Organizzativa Innovazione, Pubblicazione e Open Data dell’Area Innovazione Tecnologica, Comune di Palermo

Fare squadra, gli ostacoli da superare, i punti di forza su cui far leva: ecco le riflessioni sullo stato degli open data declinate sulle problematiche specifiche del territorio di Palermo. Con uno sguardo particolare ai dati aperti dei trasporti pubblici

Post-it

Abbiamo chiesto ad esperti di open data di aiutarci a realizzare un quadro d’insieme dello stato degli open data in Italia. Ecco una sintesi delle valutazioni

di Antonio Vetrò, direttore della Ricerca del Centro Nexa su Internet & Società e Marco Torchiano, Politecnico di Torino e Faculty Fellow del Centro Nexa

Tra le priorità evidenziate dal recente sondaggio di Cantieri PA Digitale sullo stato degli Open Data in Italia, alcune riguardano i requisiti che gli Open Data dovrebbero possedere per essere facilmente riusati e generare valore: la qualità e la standardizzazione

Consigliati dagli altri Cantieri

Coppola: “A settembre avremo il nuovo Cad”
di Eleonora Bove, FPA

I temi al centro del dibattito: la partecipazione civica, la digitalizzazione dei piani delle performance, l’attribuzione di valore probatorio predefinito al documento informatico sottoscritto con firma elettronica semplice – per il cui utilizzo si paventa un rischio per la sicurezza – e la richiesta di mantenere la norma sul piano di continuità operativa e piano di “disaster recovery” e non rimandarla solamente ai testi tecnici


La normativa cybersecurity ha le gambe fragili: ecco perché rischiamo un flop
di Andrea Zapparoli Manzoni, Clusit

Sono state varate tre diverse normative europee, che si propongono di approcciare il problema partendo da diverse angolazioni. Sono la Direttiva NIS (Network and Information Security), il Regolamento GDPR (General Data Protection Regulation), ed il Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Ma hanno molti punti di debolezza: vediamoli


Mise, “Ecco come lavora il Cert Nazionale: alcuni esempi di attività quotidiana”
di Rita Forsi e Sandro Mari, Ministero dello Sviluppo Economico

Molte azioni condotte dal CERT Nazionale, basate sui dati ricevuti da Shadowserver, hanno come obiettivo la riduzione del rischio di vedere macchine italiane utilizzate per attacchi di incidenti di tipo DDoS. In particolare si tratta di azioni che mirano a segnalare configurazioni scorrette (o comunque sconsigliate) di sistemi di rete e potenzialmente sfruttabili per condurre attacchi di tipo DDoS ai danni di terze parti

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