In primo piano
Casciello: “Ecco come il Patto per la Salute sta cambiando la Sanità italiana”
di Massimo Casciello, direttore generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica, ministero della Salute
Il Patto siglato con le Regioni esprime i primi frutti. Ed è necessario licenziare modelli e standard condivisi senza voler assolutamente interferire con il mercato. Ogni fornitore saprà quali questi sono ed adatterà il prodotto. Il centro aggregatore con gara selezionerà i vincitori. E’ però necessario che i fornitori privati partecipino alla ricerca di nuove soluzioni assumendosene in parte il rischio e sottoponendole a processi di validazioni validi e certificabili
Bisogna consolidare con le tecnologie digitali il profondo cambiamento in corso verso l’integrazione tra ospedale e territorio, e verso l’integrazione tra sanitario e sociale per soddisfare le necessità organizzative e informative delle Case della Salute, delle UCCP, delle AFT, delle reti di patologia. Le soluzioni tecnologiche in gran parte ci sono e il Patto per la Sanità Digitale potrà essere un volano virtuoso per accelerare il cambiamento
Competenze digitali in Sanità: alla ricerca della e-Leadership
di Paolo Colli Franzone, Netics
S@lute 2016. Alla vigilia di quella che appare essere la svolta definitiva dell’Healthcare IT nel nostro Paese, occorre prendere consapevolezza del tema relativo alla crescita professionale in chiave digitale di tutti gli operatori sanitari. Altrimenti sarà l’ennesima replica di un film già visto: dispiegamenti tecnologici autoreferenziali, rigorosamente snobbati dagli utenti
Come sviluppare competenze digitali in Sanità: una ricerca europea
di Roberto Bellini, AICA
Ecco una metodologia sviluppata nell’ambito di una nuova ricerca europea. E’ necessario sviluppare un programma che rapidamente promuova la cultura della sanità elettronica, con programmi di formazione specifici da attuarsi sia nell’ambito del corso di studi universitari e master universitari, sia all’interno della Educazione Continua in Medicina
Ecco il big data sanitario che funziona. In Italia
di Sergio Pillon, Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini Coordinatore della Commissione Tecnica Paritetica per la governance delle linee di indirizzo nazionali della telemedicina
Due esempi dei risultati del big data italiano, nell’osteoporosi e nello scompenso cardiaco. Grazie al lavoro del Cineca, Consorzio Interuniversitario senza scopo di lucro al servizio del sistema accademico nazionale
App per la salute, gli irrisolti problemi: privacy e modelli di business
di Giovanni Maglio, responsabile e-health&privacy Laboratorio eGov Unisalento, Area Ricerca e Valentino Moretto, ingegnere e consulente nel mondo smart city ed e-health
Tra le tante sfide che il panorama del mobile health, ed in particolare quello delle app-health, si propone di affrontare ve ne sono sicuramente due degne di attenzione: la ricerca di adeguati modelli di business e la risoluzione di gestione del dato e della privacy
Se i servizi funzionano, i cittadini li usano: il caso trentino con la Sanità digitale
di Ettore Turra, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento
Secondo un’indagine condotta dalla Provincia Autonoma di Trento, il 94% dei cittadini ha dichiarato di aver semplificato le attività e aver trovato risposte alle proprie esigenze grazie alla piattaforma elettronica Trec. Tutto questo si traduce anche in riduzione delle spese
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